Nicola Tanturli, quelle grida dal fondo della scarpata: «Mamma». Poi la gioia: il piccolo è vivo

«Mamma», quelle grida dal fondo della scarpata. Poi la gioia: Nicola è vivo
di Giuseppe Scarpa
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Mercoledì 23 Giugno 2021, 20:11 - Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 01:06

«Mamma, mamma», il suo sos. La sua richiesta di aiuto. Così ha risposto al giornalista che per primo lo ha individuato in un dirupo. Poi Nicola Tanturli, neanche due anni, quando poco dopo la madre l’ha vista per davvero le si è lanciato addosso. Un abbraccio desiderato 36 ore. Tanto è passato dall’ultima volta che i due erano stati assieme. Ieri mattina le campane della chiesa di Santo Stefano, a Palazzuolo sul Senio, paesino toscano di 1.100 abitanti, nella parte montana dell’alto Mugello, hanno suonato a festa. Un’intera comunità ha tirato un sospiro di sollievo.

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Nicola Tanturli, le ricerche

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Qui si sono mobilitati tutti. Lo stato è sceso in campo con polizia, carabinieri, vigili del fuoco, droni, elicotteri e cani molecolari. I palazzuolesi hanno battuto le montagne. Lo ha trovato Giuseppe Di Tommaso, cronista Rai, quando le speranze erano ormai al lumicino. Quanto tempo ancora un piccino di 24 mesi poteva girovagare da solo per i boschi senza mangiare e bere? E se invece è stato portato via da qualcuno? Mille i dubbi e le domande dei soccorritori. Nel frattempo passavano ore preziose. I sentieri battuti maniacalmente. L’urlo “Nicola, Nicola”, che riempiva la valle. 

L’appennino tosco-romagnolo con la sua imponenza abbraccia l’intero paese. Il verde è il colore dominante. I pini svettano, così come le cime della montagne che costellano il paesaggio da queste parti. Una bellezza a cui fa da contraltare un ambiente che può divenire ostile. La famiglia di Nicola, padre, madre e un altro fratellino di 4 anni, vive a Campanara, una frazione di Palazzuolo sul Senio, in una ex casa colonica. Arrivarci è un’impresa. In auto la strada sterrata, con una forte pendenza, la rende difficilmente percorribile anche per un fuoristrada. A piedi, passando dalla parte opposta, si attraversa il bosco. Un sentiero stretto, impervio. Pericoloso per un bimbo di 21 mesi. Quando lunedì, intorno a mezzanotte, Nicola è scomparso da casa, la famiglia e i vicini, con cui condividono la vita immersa nella natura, hanno temuto il peggio. Un passo fuori dalla porta di casa e sei già dentro il bosco. Una dinamica, comunque, ancora da chiarire e che la procura di Firenze vaglierà nei prossimi giorni. I carabinieri hanno infatti inviato una dettagliata informativa e non si esclude che possa essere aperto un fascicolo per abbandono di minore nei confronti dei genitori. 

 

L’EPILOGO

L’epilogo è stato dei migliori. Il lieto fine. Trentasei ore di ricerche. Un militare dell’Arma, dopo che il cronista Rai lo ha trovato ieri mattina, si è calato con una fune giù per una ventina di metri e lo ha riportato dalla madre. Stanco, spaventato e disidratato non smetteva di dire «mamma». «Non abbiamo dormito per due giorni - ha raccontato il sindaco di Palazzuolo Sul Senio Gian Piero Moschetti -, ma questo ci ripaga di qualsiasi sforzo. Penso che di più non potevamo sinceramente fare. La prefettura ci ha messo nelle condizioni di avere tutto il personale necessario, lo Stato si è immediatamente attivato, abbiamo calcolato di aver avuto circa mille uomini in due giorni». 

Il parroco don Alessandro Marsili ha suonato le campane a festa per cinque lunghi minuti. I bambini del centro estivo della parrocchia si sono radunati subito tutti sul piazzale di fronte la chiesa dove è atterrato l’elicottero che poi ha portato il piccolo all’ospedale Meyer di Firenze. I bambini hanno gridato «Nicola! Nicola!», questa volta per festeggiarlo.

Nicola Tanturli con la mamma in elicottero all'ospedale Meyer di Firenze

 

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