Da neonato ebreo sfuggì all'Olocausto, negato assegno di benemerenza: «Non capiva persecuzione»

Da neonato sfuggi all'Olocausto, negato assegno di benemerenza: «Non capiva persecuzione»
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Mercoledì 31 Ottobre 2018, 12:25 - Ultimo aggiornamento: 12:48
Lo Stato italiano ha rifiutato l'assegno di benemerenza a un livornese di 74 anni ebreo costretto a nascere negli scantinati dell'ospedale di Volterra (Pisa) per sfuggire alle persecuzioni nazifasciste. Dopo avere vinto il primo grado davanti alla Corte dei Conti fiorentina, la sentenza è stata ribaltata in appello. La notizia è stata pubblicata oggi dal quotidiano Il Tirreno.

Il pensionato è nato 74 anni fa durante la fuga dei suoi genitori dai rastrellamenti nazifascisti nella provincia pisana, ma secondo i giudici era troppo piccolo per rendersi conto di ciò che stava accadendo e dunque non ha diritto all'assegno di benemerenza previsto per quei cittadini ebrei italiani, in età pensionabile (65 anni), che siano stati perseguitati dalla legislazione antiebraica dal 1938 al 1945.
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