Nave Trieste, varata l'ammiraglia della Marina militare: elicotteri a bordo

Nave Trieste, varata l'ammiraglia della Marina militare: elicotteri e missili nel sistema di combattimento
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Sabato 25 Maggio 2019, 19:27 - Ultimo aggiornamento: 26 Maggio, 15:28

Varata l'ammiraglia della Marina militare: la nave Trieste, un gigante del mare, ha avuto come madrina la figlia Laura del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Presenti alla a Castellammare di Stabia (Napoli) anche i ministri della Difesa, Elisabetta Trenta, del Lavoro, Luigi Di Maio, e i Capi di Stato Maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli, e della Marina, Valter Girardelli. È Leonardo il fornitore e integratore dell'intero sistema di combattimento della nave Trieste. La Trieste, Landing helicopter dock (Lhd) è una nuova unità navale anfibia multiruolo di circa 25mila tonnellate di dislocamento, in grado di condurre operazioni anfibie e a lungo raggio, in teatro operativo cosiddetto «Mediterraneo allargato», e in contesti multi forze e multi nazionali (joint e combined) come ad esempio le operazioni di reazione alle crisi nell'ambito di iniziative Nato, Ue o multinazionali.

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Per questa unità navale Leonardo fornirà un Combat management system di nuova generazione ad architettura aperta, modulare e riconfigurabile, caratterizzato da un alto grado di automazione, che consentirà la condotta integrata del sistema di combattimento in maniera adattiva alle missioni che l'unità navale sarà chiamata ad affrontare, anche tramite l'impiego di innovativi sistemi di interfaccia uomo-macchina.



La Lhd sarà dotata anche di: sistema radar di appontaggio di precisione, radar di controllo del tiro multi sensore (in banda X/Ka), radar multifunzionali Active Electronically Scanned Array di nuova generazione, rispettivamente a quattro facce fisse in banda X e rotante in banda L per scoperta di lungo raggio; sistema Iff con antenna circolare conforme e di un nuovo sistema di sorveglianza Irst ad architettura distribuita. I sistemi di comunicazione integrata saranno basati sulle nuove Software Defined Radio e caratterizzati da sistemi satellitari multibanda.  L'unità sarà equipaggiata anche con un sistema integrato di navigazione. Leonardo fornisce tre sistemi 76/62 SR Strales Multi Feeding che costituiscono l'armamento principale della Lhd.



Oltre al munizionamento di tipo tradizionale, tali sistemi sono configurati per operare la munizione guidata Dart, particolarmente efficace contro bersagli manovranti, quali le minacce missilistiche presenti e future, e le minacce di superficie tipiche dello scenario asimmetrico. I cannoni 76/62 Sr sono inoltre predisposti per operare la munizione Vulcano 76 a guida Gps attualmente in corso di sviluppo.



Tre sistemi Leonardo con affusto 25mm KBA in configurazione remotizzata completano la suite cannoniera. Come sulle Ppa «full», sarà installato il Sistema Leonardo Odls 20 costituito da due lanciatori in grado di operare le munizioni di futura generazione sia nello scenario di difesa di superficie che sottomarina. Sul fronte underwater Leonardo fornisce la cortina trainata Black Snake, il più moderno e leggero sistema per la difesa anti-siluro, un Obstacle Avoidance Sonar, la Bathy Termograph Unit e il Diver Detection Sonar. Il sistema di Combattimento integrerà anche apparati di Electronic Warfare System attivi e passivi allo stato dell'arte di fornitura Elettronica. Da parte di Mbda al momento è prevista solo la predisposizione («fitted for») per una eventuale futura installazione di sistemi missilistici di difesa aerea.



L'ordinario militare benedice e incoraggia gli operai. Ha un motto la nave Lhd Trieste della Marina Militare, costruita da Fincantieri a Castellammare di Stabia. È 'Fulge Super Mare'. Ha anche ricevuto una benedizione speciale dall'ordinario militare monsignor Santo Marcianò, che ha deviato dal rituale religioso scritto e ha risposto a una richiesta dei lavoratori di benedire anche le loro famiglie. Il presule è stato sorpreso dall'aver trovato sulla prua della nave una grande croce, composta dalle immagini sacre alle quali le tute blu sono devote: il patrono di Castellammare di Stabia, San Catello, Padre Pio, Giovanni Paolo II, la Vergine del Rosario, la Madonna di Pozzano, San Ciro, patrono del quartiere dove sorge il Cantiere, Santa Lucia e il Volto Santo di Gesù.

Monsignor Marcianò ha elogiato la «forza della fede» espressa dalle maestranze alle quali ha poi indirizzato una benedizione e un grazie. Una «benedizione laica - ha detto - nel senso che si dica bene nel Paese, per questo segno meraviglioso che avete messo sulla nave e che rende credibile la vostra richiesta di benedizione e di bene. Abbiamo bisogno di italiani che abbiano la forza di esprimere la fede. Vi benedico con tutto il cuore». In Fincantieri a Castellammare di Stabia sono 570 i dipendenti, di cui 350 operai. Lo stabilimento navale registra ogni giorno anche 1.200 accessi delle aziende dell'indotto.

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