Ragazza 13enne picchiata dalle baby bulle per un post sui social "non gradito"

Ragazza 13enne picchiata dai bulli per un post sui social "non gradito"
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Sabato 25 Maggio 2019, 08:37 - Ultimo aggiornamento: 16:45

Un post su Facebook non gradito. Ci sarebbero questo dietro il presunto caso di bullismo di cui sarebbe rimasta vittima una ragazzina 13enne, straniera d'origine, residente a Giugliano in Campania (Napoli), per mano di alcune coetanee italiane. Una vicenda su cui indagano i carabinieri della locale Compagnia che hanno acquisito un video che riprende il momento in cui la vittima viene strattonata e trascinata dalle coetanee, mentre tante persone sono lì a guardare la scena e nessuno interviene. I carabinieri stanno ora cercando di mettere insieme i vari pezzi del puzzle. Sono diversi gli aspetti della vicenda che però devono essere chiariti. Di certo c'è che il fatto sarebbe accaduto nel pomeriggio del 22 maggio. 

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Il giorno dopo la vittima con la madre si è presentata dai carabinieri per denunciare l'aggressione, allegando anche il referto stilato dai medici dell'ospedale, che hanno dato alla ragazzina cinque giorni di prognosi per varie escoriazioni e contusioni. La 13enne ha affermato di essere stata aggredita per un post pubblicato su facebook, non gradito dalle coetanee. A rendere la situazione più complicata la denuncia presentata il 24 maggio ai carabinieri da un'altra 13enne, questa volta italiana, presentatasi in caserma accompagnata dalla madre; sembra che la ragazza abbia preso parte al fatto, ma ha denunciato di essere stata lei la vittima e di avere avuto la peggio. La ragazzina però, pur portata in ospedale, non ha avuto giorni di prognosi essendo lievi le sue ferite. L'intera vicenda è stata poi segnalata alla Procura della Repubblica dei Minori di Napoli che ora dovrà fare chiarezza tra le varie versioni fornite e toccherà agli investigatori stabilire come sono andati i fatti. La ragazza è da dieci anni in Italia insieme alla madre, e sembra che in passato non abbia mai avuto problemi con altre coetanee. La madre, al momento della denuncia ai carabinieri, ha usato parole di fuoco contro le 13enni italiane, descrivendole come scatenate, mentre la figlia sarebbe rimasta sotto choc per quanto accadutole. La donna ha anche accusato le tante persone presenti di non essere intervenute in soccorso della figlia, rimasta in balia delle bulle per alcuni minuti.

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