Con la firma di 66 sindaci della Toscana centrale è nata questa mattina a Firenze la nuova multiutility della Toscana che sarà attiva nel settore del trattamento dei rifiuti, della gestione dell’acqua e dell’energia. E' stato infatti sottoscritto stamani l'atto di fusione per incorporazione tra Alia Servizi Ambientali, Publiservizi, Consiag e Acqua Toscana, che dà vita alla nascita formale nuova società per i servizi pubblici locali.
La neo-holding sarà attiva nei settori di ambiente, ciclo idrico integrato ed energia. La nuova società è costituita dai Comuni di Firenze (37,1%), Prato (18,1%), Pistoia (5,54%) Empoli (3,4%) e 62 altri Comuni toscani (35,9%).
Il cronoprogramma presentato oggi a Firenze prevede l'apertura al mercato azionario nel 2024 ma il 51% delle azioni resteranno in mano pubblica. Nel primo nucleo di aggregazione, la nuova società deterrà circa il 40% delle quote di Estra, il 58% di Publiacqua, il 19% di Acque Spa ed il 31% di Toscana Energia. La nuova multiutility può vantare circa 700 milioni di euro di ricavi annui, con un Ebidta di 170 mln, e investimenti stimati in 170 mln all'anno.
Da cronoprogramma entro i prossimi mesi è previsto un primo aumento di capitale per 1,2 miliardi per permettere l'ingresso di altri azionisti pubblici, con un bacino potenziale di 3 miliardi di fatturato a livello regionale ed oltre 4 miliardi considerando le regioni limitrofe.
L’amministratore delegato sarà Alberto Irace, già in passato AD di Acea ed attualmente alla guida di Alia spa. "Con questa scelta la Toscana si colloca sul versante della crescita e dello sviluppo, superando localismi e personalismi - ha commentato Nicola Ciolini, presidente di Alia-. Ma è solo il primo passo,sarà necessario continuare a coinvolgere le altre fondamentali realtà territoriali e produttive della nostra regione verso la quotazione in borsa prevista per il 2024".
"Con la firma di oggi si apre una porta sul futuro dei servizi in Toscana - ha aggiunto Nicola Perini, amministratore unico di Consiag-. La Multiutility potrà garantire ad un tessuto produttivo ed industriale come quello del nostro territorio, che deve ambire ad essere sempre in forte crescita, adeguate infrastrutture e servizi, in grado di sostenere sia le richieste della collettività che le esigenze del sistema industriale della nostra regione”.
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