Montano Antilia ed Ascea, sono i due paesi del Salernitano che in queste ore stanno vivendo momenti di profondo dolore. Si piange la morte di Antonietta Delli Santi, 26 anni, deceduta a causa del Covid dopo mesi di agonia e dopo aver partorito la sua seconda figlia nata prematura a sole 24 settimane, deceduta anche lei a settembre scorso. La donna, originaria di Montano Antilia ma domiciliata ad Ascea, nel mese di agosto scorso risultò positiva al Covid mentre era in attesa della sua seconda bimba. Proprio per la sua gravidanza le era stato consigliato di non vaccinarsi.
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La morte di Sharon
Ma, a causa dell'infezione virale, a sole 24 settimane, prematuramente nacque dopo ferragosto la piccola Sharon, all'ospedale di Vallo della Lucania (Salerno) da dove fu immediatamente trasferita nel reparto di terapia intensiva neonatale dell'ospedale Federico II di Napoli.
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«È una tragedia che colpisce tutta la nostra comunità. In questo momento il nostro sentimento comune é di assoluto dolore ed amarezza», ha dichiarato all'Ansa il sindaco di Montano Antilia, Luciano Trivelli. Antonietta Delli Santi si era trasferita da Montano ad Ascea per motivi lavorativi. Da qualche tempo, infatti, gestiva una pizzeria insieme al proprio compagno ecco perché era molto conosciuta anche ad Ascea. Sulla vicenda interviene il professor Domenico Arduini, presidente del comitato scientifico della Fondazione ASM Onlus e professore onorario di Ostetricia e Ginecologia all'Università di Roma Tor Vergata. «Il vaccino protegge sia la mamma che il bambino. Numerosi studi hanno dimostrato il passaggio degli anticorpi, attraverso la placenta, dalla mamma al feto. eseguire il vaccino dal terzo mese in avanti è assolutamente necessario ma nel primo trimestre bisogna fare un'attenta valutazione del rischio reale di contagio da COVID-19 e indicare la vaccinazione in casi di elevato rischio».