L'analisi è partita dall'Indice di concentrazione delle strade che vengono monitorate in tempo reale.
Dalla rilevazione di un mese ordinario con attività lavorative e scolastiche a regime, emerge un quadro a tinte fosche per gli automobilisti capitolini. La strada con un Indice di concentrazione che arriva al 100% (dunque, la più trafficata) è l'A24, nel tratto urbano di Roma. Quando qui si raggiunge il top del traffico, secondo gli analisti di Octo, il flusso è al 95% nella Tangenziale di Napoli, all’88% sul Grande raccordo anulare di Roma, al 72% sulla Tangenziale Est (sempre nella Capitale), al 70% sul Raccordo di Reggio Calabria. A seguire, il traffico raggiunge il 52% sulla Tangenziale Ovest di Milano, il 51% sulla Diramazione di Catania, il 49% sulla Tangenziale est di Milano e il 47% sulla Tangenziale Nord (sempre del capoluogo lombardo). In sostanza, fatte 100 le auto sul Raccordo della Capitale, in questi due tratti delle tangenziali milanesi ce ne sono poco meno della metà. Solo dopo viene la Tangenziale di Catania, con un Indice di concentrazione inferiore (al 44%). Sempre a Roma più ridotte, invece, sono le percentuali del traffico del Lungotevere (40%), di Viale Guglielmo Marconi (38%) e di Via Cristoforo Colombo (37%). Gli analisti di Octo fanno notare come nella Capitale il luogo nero è un particolare tratto del Grande raccordo anulare: quello che va dall’uscita dell'Appia a quella della Colombo. Dal lunedì al venerdì, nel periodo scolastico, la fascia oraria più nera, in quel tratto, è dalle 7.45 alle 9.15. L’altro periodo critico del Gra è il percorso inverso (dalla Colombo all’Appia), ma dal lunedì al giovedì dalle 17.30 alle 19.15. Dunque (incidenti e imprevisti permettendo), evitare queste fasce orarie dovrebbe trasformare il viaggio sul Raccordo in un'esperienza libera dal continuo gesto dell'accelerazione intervallata dalla frenata.
Sempre per la Capitale è possibile dare il riconoscimento della consolare più a 'bollino nero'. Anche questa volta il quadrante Sud ne esce con una situazione difficile. “La Tiburtina è una strada particolarmente critica, ma più di tutte è la Tuscolana”, spiega Nunzio Calì, Chief technology officer dell’azienda. E' lui ad aggiungere come tutte le vie che portano a Roma hanno comunque una particolare criticità e a far capire come la gara delle vie più trafficate sia quasi da testa a testa.
L’impresa di via Lamaro, nel quartiere di Cinecittà, è nata 18 anni fa ed è diventata una realtà internazionale con sedi a Boston, Londra, Stoccarda, Madrid, Shanghai e San Paolo del Brasile. Ha circa 6 milioni di utenti connessi e ha uno dei più vasti database telematici al mondo.
Per il nuovo amministratore delegato di Octo, Nicola Veratelli, il futuro della sicurezza in auto (e non solo) è digitale. “Tutto è legato all'analisi dei Big Data - spiega l'ingegnere, con un passato alla Hertz a Londra e in diverse multinazionali - In futuro potranno avere maggiori applicazioni, anche nel campo della salute”. Sottolinea come per Octo ci sia la necessità di puntare alla "crescita della mobilità intelligente" e di "sviluppare soluzioni innovative per nuovi mercati, in Italia e soprattutto in Europa e in America". L'impresa è arrivata a raccogliere 248 miliardi di miglia di dati di guida e ad analizzare 464.000 sinistri ed eventi assicurativi. Gestisce, inoltre, oltre 10 servizi di car sharing e oltre 400.000 noleggi al mese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA