In 15 anni aveva messo da parte un vero e proprio patrimonio fatto di appartamenti, box e conti correnti che le consentivano di vivere come una vip, pur senza aver mai lavorato. Ora, però, tutto questo è oggetto di un'indagine che ha portato la polizia ad eseguire un sequestro di prevenzione nei confronti dei suoi beni. Protagonista della vicenda è una trentenne del comune milanese di Legnano, con precedenti per reati contro il patrimonio quali ricettazione, furti in abitazione e rapine.
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Furti e rapine per 15 anni, i reati compiuti
La donna vanta una carriera delinquenziale progredita nel tempo: le prime condanne, emesse del tribunale per i minorenni di Milano, sono relative a reati compiuti nel 2007; tra questi ricettazione, tentata rapina e furto in abitazione tentato in concorso, a cui sono seguite sentenze di condanna dai tribunali per i minorenni di Torino, Bologna e Firenze per furti in abitazione.
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Tra le proprietà un appartamento di 5 vani
Secondo gli investigatori, le unità immobiliari ubicate a Legnano sarebbero nella disponibilità della trentenne, anche se risultano intestate al convivente, padre dei suoi sei figli, con cui vive sin dal tempo degli acquisti e che pertanto deve considerarsi suo prestanome. Gli acquisti degli appartamenti effettuati nel marzo e nel maggio 2017 si inseriscono nell'arco temporale in cui la donna ha manifestato pericolosità sociale finalizzata ad accumulazioni patrimoniali (da luglio 2007 a maggio 2018). La proposta, presentata dal questore di Milano, è stata accolta dal locale tribunale, sezione autonoma misure di prevenzione, che ha disposto il sequestro, eseguito dagli agenti della divisione anticrimine della questura di Milano con il supporto del commissariato di Legnano, di un monolocale, di un appartamento di 5 vani con annessi box e cantina e del deposito bancario. La 30enne destinataria del provvedimento è chiamata a dimostrare la provenienza lecita del valore complessivo dei beni sequestrati, altrimenti il sequestro si definirà in confisca, ragion per cui lo Stato acquisirà la titolarità dei beni, «ripulendo» il mercato dai capitali illeciti che potranno essere reimpiegati nell'interesse della collettività.