«Non sono stato io»: sembra si sia discolpato così il 49enne arrestato - con l'accusa di stupro e a distanza di 14 anni - davanti al gip Tommaso Perna, durante l'interrogatorio che si è svolto questo pomeriggio. Accade a Milano, dove un uomo di origine algerina è stato arrestato dai carabinieri, con l'accusa di aver violentato una donna di 41 anni nell'agosto del 2006. Per il momento l'uomo ha negato, anche se qualche giorno fa è stata trovata una corrispondenza tra il suo Dna e quello ritrovato su un mozzicone di sigaretta presente sul luogo della violenza.
La violenza
Per l'uomo adesso le accuse sono di violenza sessuale e rapina - entrambe aggravate - nell'indagine coordinata dal procuratore aggiunto Maria Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo.
Donna muore in ospedale: «È stata picchiata e violentata»
La rapina
Prima di allontanarsi, l'uomo le ha anche rubato una catenina d'oro, 20 euro e il cellulare. La Scientifica ha raccolto poi i mozziconi di sigaretta su cui era stato trovato il Dna identico a quello emerso da un tampone sulla vittima. Finora però non era stato possibile rintracciare l'autore e le indagini erano state archiviate. Il 30 novembre 2020, a distanza di 14 anni, il Ris di Parma ha comunicato che la Banca Dati Nazionale Dna aveva accertato un match tra il profilo del Dna maschile trovato all'epoca e quello estrapolato dal tampone salivare eseguito all'indagato a San Vittore. È stato così possibile riaprire le indagini che hanno portato all'arresto.
Violenza sessuale, la sentenza: spese legali pagate a tutte le vittime senza distinzione di reddito