​Milano, spunta “la discoteca” all'aperto in Darsena: assembramenti e poche mascherine

Milano, spunta la discoteca all'aperto in Darsena: decine di persone per l'aperitivo
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Sabato 27 Febbraio 2021, 20:45 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 12:17

Paura e allerta per gli assembramenti in tutta Italia. A Milano è perfino spuntata una sorta di discoteca in Darsena. La concomitanza di giornate quasi primaverili su gran parte del Paese e la stretta sui 'colori' che sta per interessare alcune regioni ha fatto scattare in tanti la voglia di incontrare amici e conoscenti, magari facendo shopping o per un aperitivo o un pranzo all'aperto. Nel frattempo in attesa di lunedì, quando le disposizioni sui nuovi divieti entreranno in vigore, le forze di polizia hanno alzato il livello di guardia con controlli che hanno interessato ancora una volta le strade della movida e dello shopping e i lungomari, tornati di colpo affollati di persone. Ormai da mesi la scure dei controlli è incombente, come dimostrano i dati di ieri del Viminale: le Forze di polizia hanno verificato 108.416 persone, con 1.041 sanzioni e 10 denunce. Sono stati poi verificati 12.015 tra attività ed esercizi commerciali, con 72 titolari sanzionati e 29 chiusure.

L'incubo-focolai con annesse varianti è testimoniato bene dal fermo richiamo del sindaco di Milano Giuseppe Sala in vista dell'ultimo fine settimana giallo prima del rientro della Lombardia in arancione: «Comportatevi in modo adeguato al difficile momento.

Siamo in arancione da lunedì ma avendo un week-end di giallo e bel tempo vi chiedo di tenere un comportamento corretto».

Sala ha lamentato la presenza nelle strade di «troppi gruppi, talmente tanti che diventano incontrollabili dalle forze dell'ordine. Detto ciò - ha annunciato - oggi rafforzeremo i controlli. Ne ho parlato con il Questore. Ho chiesto un intervento più deciso per questo week-end e così sarà». Invito per molti versi disatteso vista la gran massa di persone che nel pomeriggio si è riversata nelle zone dello shopping e dello spritz, con migliaia di giovani seduti ai tavolini all'aperto di bar e ristoranti di corso Sempione.

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A Roma

Assembramenti record anche nella Capitale dove sono state disposte chiusure momentanee nel quartiere di San Lorenzo e Trastevere, il tutto messo in atto dopo il piano anti- assembramenti adottato nei giorni scorsi in un tavolo tecnico presieduto dal questore. Rafforzamento dei controlli e del numero di agenti anche sul litorale romano - tra Fregene e Ostia per intendersi - teatro nello scorso week end di assembramenti, soprattutto vicino a bar e ristoranti.

A Napoli

Multe e chiusure di esercizi commerciali ancora a Napoli, come è accaduto ieri per tre bar nel centro storico della città, dove si offrivano bevande al banco oltre l'orario consentito. Ma la 'guerra' agli assembramenti riguarda tutti i centri, grandi e piccoli: come testimonia quanto accade a Follonica, cittadina in provincia di Grosseto - in cui sono comparse due casi di variante inglese e uno di brasiliana - dove il sindaco Andrea Benni ha annunciato una brusca intensificazione dei controlli sul territorio da parte delle forze dell'ordine.

Tutto bene nella provincia di Pistoia, alle prese con il primo giorno di zona rossa: «Sono andato con la polizia municipale - ha riferito il sindaco Alessandro Tomasi - abbiamo anche attivato i volontari per controllarli: le persone c'erano, ma rispettavano le regole, non ho trovato assembramenti, quindi la prima giornata sta andando bene». Pronta a bacchettare i comportamenti non virtuosi la sindaca di Riccione, che dal due marzo passa in arancione scuro: «Dalla Regione - ha affermato Renata Tosi - attendo anche che con le nuove restrizioni vengano date indicazioni su nuovi ed eventuali controlli perché abbiamo visto come sia inutile chiudere senza controllare che le persone non escano di casa se non per i motivi consentiti».

Forte attenzione anche agli spostamenti tra regioni, come dimostra il caso di un 19enne multato di oltre mille euro dagli agenti di polizia perché residente a Gubbio (Perugia) e sorpreso - e non era la prima volta - a Fabriano (Ancona). Mano ferma anche a Cavour (Torino), che si prepara a diventare zona rossa, dove le autorità locali non prevedono una 'blindatura' del territorio con blocchi stradali ai confini, ma controlli continui h24. Buone notizie da Bologna nel primo giorno di 'arancione scurò: nella 'T' pedonale del centro storico, dove si incrociano le tre strade più frequentate della città, si è camminato tranquillamente senza il classico 'slalom'. Ieri però nelle strade del capoluogo felsineo le forze dell'ordine hanno dovuto affrontare una massa importante di persone, molte delle quali senza mascherine, con 43 persone sanzionate.

La discoteca per 100 ragazzi a Milano

Come detto, ecco una sorta di discoteca in Darsena. Assembramenti di circa cento ragazzi, pochissime mascherine in giro, nessun rispetto (o quasi) delle distanze sociali. Ecco lo scenario, ecco come appariva Milano nel pomeriggio e nella prima serata di sabato. 

E non solo. Folla in centro nell'ultimo sabato prima dell'ingresso in fascia arancione che scatterà lunedì. I milanesi, vista anche la bella giornata con delle temperature primaverili, si sono riversati in centro per passeggiare, fare shopping e bere l'aperitivo seduti ai tavolini all'aperto dei bar che si affacciano su piazza del Duomo.

Fuori da alcuni bar c'era la coda di persone in attesa di sedersi ai tavoli. Folla anche in corso Vittorio Emanuele, la via dello shopping che costeggia il Duomo. Fuori da alcuni negozi di catene di fast fashion si sono create delle code.

E pensare che è stato di 4.191 il numero di nuovi positivi al Covid registrati in Lombardia nelle ultime 24 ore, con una percentuale di positività del 9,1%. Per quanto riguarda solo Milano, sono stati segnalati 1.138 casi.

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