Milano, uccide moglie e figlia 15enne. Poi si toglie la vita. L'uomo soffriva di depressione. Il procuratore: «Gesto da vigliacchi»

Milano, uccide moglie e figlia 15enne. Poi si toglie la vita. L'uomo soffriva di depressione. Il procuratore: «Gesto da vigliacchi»
3 Minuti di Lettura
Domenica 22 Agosto 2021, 17:53 - Ultimo aggiornamento: 23 Agosto, 11:16

Doppio omicidio con suicidio a Carpiano, nel Milanese. Un uomo ha chiamato poco dopo le 14 il 118 spiegando di aver ammazzato la moglie e la figlia e di aver intenzione di suicidarsi. Arrivati sul posto, i carabinieri hanno trovato tre cadaveri: l'uomo di 70 anni con a fianco una pistola, una donna di 42 anni e una ragazza 15enne.

 

Prima di farsi inghiottire per sempre dal buco nero della depressione ha voluto portarsi con sé la moglie e persino la figlia di 15 anni. Con «un gesto da colossali vigliacchi», come lo ha definito il procuratore di Lodi senza mezzi termini, Salvatore Staltari, 70 anni, domenica pomeriggio ha ammazzato, nel loro appartamento, la moglie di origini filippine, Catherine Panis, 42 anni, e la figlia Stefania, di 15 anni. 

Lavori precari da anni e ultimamente la disoccupazione, tanto da esigere l'aiuto dei servizi sociali, e un carattere burbero, Salvatore Staltari, negli ultimi tempo era diventato iroso e disperato.

Domenica pomeriggio con una pistola a tamburo ha ucciso la donna e la ragazza e poi ha chiamato il 118, preannunciando il suicidio. 

Arrivati sul posto, insieme a un'automedica e due ambulanze, i carabinieri hanno trovato tre cadaveri: il suo e quello delle due donne con vicino, a terra, l'arma del delitto. Un gesto premeditato, per gli investigatori. Lo indica la presenza di un biglietto trovato non lontano dai corpi senza vita, su cui si legge che era stufo della moglie e che la figlia sarebbe stata troppo piccola per rimanere senza genitori. Non aveva il porto d'armi Staltari e a suo carico risulta un precedente per porto abusivo d'arma.

Accertamenti sono in corso per capire come si fosse procurato la pistola. In cura per depressione, aveva anche ricevuto anche diversi voucher di lavoro comunali, per poche centinaia di euro in diversi anni dal 2014 in poi. Dal Comune era stato inserito tra i soggetti a rischio di esclusione sociale.

Ma il carattere forte e prepotente non l'aveva mai perso. Anche recentemente, i vicini lo avevano sentito più volte alzare la voce in casa mentre la moglie e la figlia erano state notate uscire sempre più spesso da sole mentre lui restava in casa.

Forse stava già meditando il gesto estremo, un'azione premeditata e non frutto di un raptus come fa capire il biglietto lasciato sul luogo della tragedia. Non ha avuto pietà per la moglie, Catherine Panis, che lavorava part time in una ditta della zona, nè della figlia di cui, raccontano i vicini, si occupava soprattutto lui, accompagnandola anche quotidianamente a scuola.

«La tragedia che si è verificata oggi è il miglior modo per essere ricordati come colossali vigliacchi. Non esistono problemi così insormontabili da giustificare il suicidio e l'omicidio», è il commento del procuratore della Repubblica di Lodi, Domenico Chiaro. Il sindaco di Carpiano, Paolo Branca, ha parlato di tragedia immane e per lunedì mattina ha convocato un summit in Comune con la giunta. «Oggi la nostra comunità è stata segnata da una tragedia spaventosa - ha detto -. Noi tutti, cittadini carpianesi, siamo attoniti e sconvolti. Non ci sono parole davanti a tanta sofferenza. ci stringiamo in silenzio nel dolore, con rispetto e con la preghiera per una famiglia spezzata e per chi è rimasto a vivere questo dolore».

© RIPRODUZIONE RISERVATA