Migranti, rivolta a Bari: materassi bruciati e tentativo di fuga dal centro rimpatrio

Migranti, rivolta a Bari: materassi bruciati per cercare la fuga. Tre feriti
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Domenica 28 Aprile 2019, 19:21

Hanno dato fuoco ai materassi negli alloggi del Centro per il rimpatrio di Bari-Palese forse per creare un diversivo, o forse l'idea di scappare è venuta a qualcuno quando gli incendi erano già scoppiati. Comunque, tre migranti ospiti del centro che hanno tentato di scappare lanciandosi dai tetti di alcuni moduli abitativi, si sono feriti cadendo e sono stati soccorsi da personale del 118. Due di loro sono stati medicati al pronto soccorso e poi dimessi con lievi ferite, l'altro ha riportato solo alcune contusioni. Alla fine gli incendi hanno danneggiato materassi e arredi di tre moduli abitativi.

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Un primo incendio in uno dei moduli è stato spento dai vigilanti con gli estintori. Un secondo, più importante, è stato appiccato nel modulo 3 dove è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco. Subito dopo i migranti hanno dato vita a un terzo tentativo di fuoco dopo il quale alcuni di loro si sono rifugiati sui tetti dei moduli abitativi. Da qui tre ospiti del Cpr hanno tentato la fuga procurandosi, cadendo, ferite che hanno richiesto l'intervento del 118. A riportare la calma, oltre al personale di vigilanza delle forze dell'ordine al Cpr, ci sono stati agenti della Polizia e personale della Prefettura. Non è la prima volta che si verificano casi del genere nel Cpr.

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Lo scorso dicembre un episodio analogo si era verificato mentre erano in corso le operazioni di rimpatrio di cinque cittadini nigeriani. Tre carabinieri e due agenti della Polizia di Stato erano rimasti leggermente feriti. Mentre erano in corso le operazioni preparatorie all'allontanamento dei migranti, altri ospiti del centro avevano dato fuoco alle suppellettili all'interno di due moduli abitativi nel tentativo di opporsi al rimpatrio. Personale delle forze dell'ordine aveva subito aggressioni e lancio di oggetti.

Sul tema dei migranti è intervenuto oggi nuovamente il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini che ha attaccato le Organizzazioni non governative che fanno ricerca e soccorso davanti alla Libia postando sulle sue pagine social una mappa del Mediterraneo aggiornata al 28 aprile in cui sono indicate tutte le navi delle Ong e i porti in cui si trovano in questi giorni: «Nessuna nave Ong davanti alla Libia, nessuna partenza, nessuno sbarco, nessun morto. Che coincidenza...», ha scritto.

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