Migranti, nuovo rischio naufragio: operazione della Marina, salvati oltre mille. Allarme Frontex: arrivi raddoppiati rispetto al 2022

L’allarme sugli sbarchi: rispetto al 2022 arrivi raddoppiati sulla rotta mediterranea

Migranti, nuovo rischio naufragio: operazione della Marina, salvati oltre mille. Allarme Frontex: arrivi raddoppiati rispetto al 2022
di Andrea Bulleri e Bruno Palermo
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Sabato 11 Marzo 2023, 00:48 - Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 09:34

 In 500 sono stati raggiunti a sud di Crotone, altri 480 sono stati salvati dalla nave Diciotti della Guardia costiera non lontano da Lampedusa. Mentre due barconi in difficoltà hanno ricevuto soccorso a un centinaio di miglia da Roccella Ionica. È una mobilitazione quasi senza precedenti quella che ieri è andata avanti fin dal mattino nelle acque tra la Calabria e la Sicilia. Con l’obiettivo di fare il possibile per evitare altre tragedie come quella di Cutro, di cui ieri è stata trovata la vittima numero 73: un bambino di 5-6 anni. A fine giornata, il bilancio (provvisorio) è di oltre un migliaio di persone salvate, forse 1.300, e una ventina di eventi Sar - ossia di ricerca e soccorso - attivati, con l’impiego di cinque motovedette, tre navi e un aereo della Guardia costiera. Tanto che il comando delle capitanerie di porto, a un certo punto, si è visto costretto a chiedere il supporto della Marina militare, che ha messo in campo i propri mezzi. 

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LA SEGNALAZIONE

Che la giornata sarebbe stata di apprensione lo si era capito fin dal mattino. Quando, tra le 9 e le 10, una segnalazione di Frontex ha dato l’allarme: un motopeschereccio con a bordo 500 persone era stato avvistato al largo della Sicilia, nel mar Ionio, a 130 miglia da Pozzallo. Segnalazione immediatamente girata alla Guardia costiera, che ha fatto partire una motovedetta dal porto del Ragusano. L’allarme è stato rilanciato via twitter da Alarm Phone: «Non c’è tempo da perdere, ci sono decine di donne e bambini. E stanno imbarcando acqua». 
Passa una manciata di ore e la Guardia costiera fa sapere di aver mobilitato altre tre motovedette per soccorrere due barconi al largo di Roccella Ionica, in provincia di Reggio Calabria. A bordo, secondo le informazioni, almeno 800 migranti.

I soccorsi vengono coordinati dalla centrale operativa di Roma. Ma le operazioni, fa sapere la Guardia costiera, «risultano particolarmente complesse per il numero elevato di persone presenti a bordo delle imbarcazioni alla deriva». Motivo per cui viene mobilitato anche un aereo, oltre alle navi Corsi e Visalli.

Poco dopo, il ministero della Difesa fa sapere che anche mezzi della Marina militare sono in movimento, su richiesta delle capitanerie di porto. «È stato disposto l’immediato intervento di Nave Sirio, già presente nell’area per le proprie attività operative: la nave militare sta procedendo alla massima velocità consentita per fornire l’assistenza richiesta». Intanto, in Sicilia, la nave Diciotti che stava per raggiungere Lampedusa per far imbarcare una parte dei 3.300 migranti che affollano l’hotspot (che in teoria disporrebbe di 400 posti), ha soccorso altre 480 persone nel tragitto verso l’isola. 

SBARCHI RADDOPPIATI

Oltre quattromila, in quattro giorni, gli arrivi contati attraverso la rotta mediterranea. Un boom che va avanti dall’inizio dell’anno: in due mesi, secondo Frontex, gli sbarchi sono più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2022, con quasi 12mila attraversamenti. Solo a febbraio, informa l’Agenzia europea, il numero di rilevamenti è triplicato rispetto a un anno fa, raggiungendo quota settemila. 
E mentre le navi di salvataggio venivano smistate nei porti (150 migranti sono stati diretti a Pozzallo, altri 200 sono attesi oggi a Catania, e si parla di 200 persone in arrivo a Crotone e 600 a Reggio), emergono nuovi dettagli sul mancato soccorso all’imbarcazione naufragata a Cutro la notte del 26 febbraio. L’aereo di Frontex, quella sera, non si sarebbe limitata a inviare la segnalazione di un barcone che viaggiava in buono stato di galleggiabilità nello Ionio: fu girato anche un video di un paio di minuti, dal quale non sarebbero emersi elementi che potessero far presagire il pericolo. In altre parole, non si sarebbe capito, che la nave era carica di migranti. Ieri, intanto, il presidente della Repubblica ha emanato il “decreto flussi” predisposto dal governo, autorizzando la presentazione alle Camere del ddl di conversione.

 

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