«Mi chiamo Alessandro Maria, ho ancora poche settimane di vita». Inizia così il video diventato virale sui social che racconta la storia di un bambino di 18 mesi affetto da una rara malattia genetica che necessita di un trapianto di midollo per sopravvivere. Alessandro Montresor, nato a Londra dal papà Paolo e dalla mamma, Cristiana Console, napoletana, non ha ancora trovato nei registri mondiali dei donatori di midollo alcuna compatibilità con il raro antigene di cui è portatore. Il piccolo è affetto da Hlh (linfoistiocitosi emofagocitica): si tratta di una malattia genetica molto rara (colpisce lo 0,002 per cento dei bambini) che priva le persone che ne sono affette della perforina, proteina che consente al sistema immunitario di identificare e quindi combattere batteri e virus.
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Tanti personaggi del mondo dello spettacolo si sono mobilitati per lui: da Caterina Balivo a Nicoletta Romanoff, da Anna Tatangelo a Gigi D'Alessio e Elena Santarelli i social sono stati inondati dall'appello condiviiso dai genitori del piccolo: a chi è in possesso dei requisiti del donatore (età 18-35, buona salute generale e assenza di malattie del sangue) a presentarsi dove gli ospedali e l' Admo, associazione donatori midollo osseo, raccoglieranno tamponi salivari per il test.
Il primo appuntamento è stato oggi a Milano in piazza Sraffa dove è partita la raccolta di un campione di sangue, finalizzata a trovare un Dna compatibile. Sabato a Napoli, in piazza Trieste e Trento