Siccità e previsioni meteo, Giuliacci: «Piogge in arrivo, ma non bastano. E col caldo la situazione peggiorerà»

Il meteorologo: "Temo che quello che stiamo vivendo sia diventata la norma più che l'eccezione"

Meteo e siccità, Giuliacci: «Piogge in arrivo, ma non bastano. E col caldo la situazione peggiorerà»
di Valentina Arcovio
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Giovedì 23 Febbraio 2023, 06:23 - Ultimo aggiornamento: 21:24

«Nei prossimi giorni e nelle prime settimane di marzo sono previste piogge un po' in tutta Italia, ma purtroppo saranno troppo poche per poterci salvare dalla siccità». Le previsioni del colonnello Mario Giuliacci, meteorologo e fondatore del sito meteogiuliacci.it, non sono affatto confortanti. Non sembrano infatti previsti «miracoli» dal cielo e l'attuale emergenza siccità potrebbe peggiorare soprattutto in vista della primavera e dell'estate.
Colonnello, quando cadrà finalmente un po' di pioggia sui nostri fiumi e laghi quasi a secco?
«In realtà entro il prossimo 28 febbraio, e a partire da oggi, sono previste precipitazioni a cominciare dal Nord Italia. Dovrebbero cadere fino a 44 mm di pioggia su Piemonte, Emilia Romagna, Lazio e Campania. Sul resto dell'Italia, nello stesso periodo, cadranno meno di 30 mm di pioggia: in alcune aree solo 20 mm e in altre addirittura 10 mm. Insomma un'inezia considerata la situazione attuale».

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Quindi non cambierà nulla?
«Diciamo che meglio 40 mm che si prevede cadranno nei prossimi giorni rispetto a niente. Questo vale specialmente per il Nord Ovest della nostra Penisola, così come in Toscana ed Emilia Romagna, fortemente colpite dalla siccità. Una buona notizia è che tra il 27 e il 28 febbraio sono previste nevicate nell'Appennino settentrionale. Arriveremo anche a 30 cm di neve sulle Alpi Marittime, sui rilievi romagnoli e marchigiani. La neve, infatti, alla fine si scioglierà per diventare preziosa acqua di cui abbiamo tanto bisogno».
A marzo, invece, cambierà qualcosa?
«L'1 marzo inizia la cosiddetta primavera meteorologica e climatica, cioè quando inizieremo ad avvertire i primi sintomi della primavera. Per i primi giorni del mese prossimo potranno esserci piogge residue sul Nord Italia, sulla Sardegna e sulle Marche. Ma saranno ancora una volta "spiccioli" rispetto a quanto ne abbiamo realmente bisogno. Invece dalla settimana seguente, quella che va da 7 al 13 marzo, dovrebbe iniziare una fase più piovosa. Ma purtroppo con delle eccezioni: Piemonte, Ovest della Lombardia, Ponente Ligure ed estremo Sud. Per il resto d' Italia avremo piogge probabilmente al di sopra della media. La settimana successiva ancora, tra il 14 e il 20 marzo è prevista una piovosità normale, anche nel Lazio e nella Campania».
La siccità che sta caratterizzando questa stagione invernale è davvero è così eccezionale?
«In realtà, lo è stata anche la stagione scorsa.

Temo che questa sia diventata ormai la norma più che l'eccezione. A causa dell'aumento globale della temperatura del Pianeta ci dobbiamo abituare alla siccità e dovremmo organizzarci adeguatamente per affrontarla al meglio. Anzi, rispetto ad altri paesi con problemi simili siamo in forte ritardo».

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Non possiamo sperare in un'estate piovosa, anche se fastidiosa per i vacanzieri?
«Le precipitazioni fuori stagione possono essere fastidiose, ma è bene ribadirlo: potrà non piacerci ma la pioggia ci serve, eccome. Ma abbiamo bisogno di precipitazioni lente e costanti, non di fenomeni meteo violenti e poi di nuovo sole. Purtroppo il periodo tra la primavera e l'estate è da sempre critico, in quanto le perturbazioni diventano sempre meno, per dar posto ai temporali, fenomeni localizzati e spesso violenti. Se così sarà, ovviamente farebbero solo danni, con colate detritiche e alluvioni lampo, non prevedibili se non a un'ora dall'evento».
Ma questi temporali intensi non vanno ad alimentari anche i nostri corsi d'acqua?
«I nostri fiumi in estate non si alimentano attraverso temporali localizzati. Durante la stagione calda, ad esempio, possono cadere anche 50 mm di pioggia a Roma in pochissimo tempo e farne appena 10 mm ai Castelli Romani. Non possiamo sapere cosa succederà con certezza la prossima estate. Ma sarà probabile che sia simili a quelle passate: se continuerà a piovere malissimo e nevicare poco finiremo in un nuovo problema estivo. Nella stagione estiva, che sappiamo che farà tanto caldo, evaporerà tanta acqua e gli strati superficiali diventeranno aridi. Oramai è un classico di diverse stagioni estive recenti, due su tutte la 2022 e la 2017. Due annate caldissime e secchissime, con siccità estreme».
 

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