L'ondata di maltempo imperversa sull'Italia, con temporali, neve in quota, grandine e raffiche di vento. L'Emilia-Romagna la regione più colpita: è sott'acqua e in allerta rossa, fino a tutta la giornata di domani, per il transito della piena nei fiumi. Le situazioni più critiche nel Modenese, con ponti chiusi e case sgomberate, per la piena del Secchia, e nel Cesenate dove per l'esondazione del Savio è stato chiuso in via precauzionale un ponte ferroviario che ha causato l'interruzione dei treni tra Faenza e Cesena sulla linea Bologna-Rimini per quasi 12 ore. Nel Forlivese ha ceduto un argine del fiume Montone. Pioggia e vento nelle Marche con tratti chiusi di una statale.
Maltempo, in Abruzzo la Protezione civile lancia l'allarme esondazioni
Nel territorio Ravennate sono in transito le onde di piena del fiume Savio a Castiglione, del Ronco a Coccolia, del Montone a San Marco e del Lamone a Mezzano. «La situazione permane quindi di estrema delicatezza, ma al momento non si segnalano criticità tali da determinare la necessità di chiudere strade, modificare la viabilità o evacuare altre persone oltre a quelle già evacuate nella zona rossa della chiusa San Bartolo», riferisce il Comune di Ravenna in serata, dopo un sopralluogo sui fiumi del sindaco Michele De Pascale insieme al dirigente di protezione civile Gianni Gregorio, dove continuano i presidi. Resta la massima allerta, anche in relazione all'andamento della marea, ribadendo la raccomandazione «di stare lontani da fiumi e argini e di uscire di casa solo se strettamente indispensabile».
Allerta gialla in Toscana con disagi in aeroporto e danni alle colture per la grandine in Puglia. In Emilia-Romagna, in particolare nelle pianure emiliane e sulla Romagna, l'allerta meteo è stata elevata a rossa, fino a tutta la giornata di martedì, proprio per il transito delle piene. Sorvegliati speciali Secchia, Panaro, gli affluenti del Reno e i corsi d'acqua romagnoli. Sulla costa attese raffiche di bora fino a 90 chilometri orari. In campo a Modena anche l'esercito e in tutta la regione dalla notte scorsa sono al lavoro circa 200 volontari oltre a Vigili del fuoco, forze dell'ordine, protezione civile e Aipo. L'allerta dunque sarà massima per tutta la notte e anche domani. «Il peggio - sottolinea Maurizio Mainetti, direttore dell'Agenzia di protezione civile dell'Emilia-Romagna - non è passato». Si sono registrati alcuni sgomberi di abitazioni nel Modenese, nell'Imolese e nel Cesenate - con un'anziana tratta in salvo con la badante - ma non ci sono feriti.
Nella Valsamoggia (Bologna) frane e smottamenti hanno provocato alcune interruzioni su strade provinciali e comunali. In Romagna a causa dei livelli dei fiumi, Ronco e Savio in particolare, tra Faenza e Cesena la circolazione ferroviaria è stata interrotta dalla mattina fino al tardo pomeriggio sulla linea Bologna-Rimini. I treni sono stati deviati via Ravenna e alcune tratte regionali sono state coperte con bus sostitutivi. Si sono registrati ritardi anche fino a tre ore. A Cesena, dove domani le scuole rimarranno chiuse così come a Ravenna, la piena del Savio ha causato allagamenti e l'interruzione della viabilità della Secante. In provincia di Forlì-Cesena alcune famiglie sono rimaste isolate. È ritenuta una delle situazioni più difficili quella legata al fiume Montone che ha rotto un argine nei pressi ponte sull'A14.
#Maltempo #13maggio 9:30, esondato il fiume Savio in provincia di #ForlìCesena. Squadre fluviali #vigilidelfuoco al lavoro, recuperate due persone, un disabile con la badante, bloccate nella propria abitazione. Nelle immagini sorvolo dell’elicottero #Dragovf 121 pic.twitter.com/xq18WNxb1R
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 13 maggio 2019
La Protezione civile è al lavoro per evitare che l'acqua raggiunga il paese di Villafranca, 3.000 abitanti.
In Puglia per Coldiretti sono «incalcolabili» i danni prodotti nelle campagne dall'intensa grandinata che ieri ha colpito soprattutto le province di Taranto e Bari. A Taranto segnalata «una vera e propria devastazione». In diverse città, tra cui Bologna, L'Aquila, Chieti, Prato, i sindaci hanno prorogato l'accensione degli impianti di riscaldamento.