LE INDAGINI

Messina Denaro, trovata l'auto: comprata di persona e in contanti. L'avvocato della figlia: «Non l'ha mai rinnegato»

Dal nostro inviato Nicola Pinna

Messina Denaro, trovata l'auto del boss vicino al terzo covo: è un'Alfa Romeo

L'avvocato della figlia di Mattea Messina Denaro: "Non ha mai rinnegato il padre"

«A seguito dell'arresto di Matteo Messina Denaro, il bailamme mass mediatico innescatosi non ha risparmiato la di lui figlia, Lorenza Alagna. Sono state diffuse attraverso i mezzi di informazione a tiratura nazionale e di divulgazione online, sin dai giorni immediatamente successivi all'arresto e con ritmo sempre più incessante ed insistente, notizie destituite di ogni fondamento, riguardanti una presunta manifestazione di volontà da parte di Lorenza Alagna atta a rinnegare ogni contatto con il di lei padre. Si smentisce in modo categorico tutto ciò che è stato pubblicato falsamente, stante che, Lorenza Alagna mai ha rilasciato alcuna dichiarazione che potesse indurre a ritenere la sussistenza della volontà in capo alla suddetta di rinnegare ogni contatto con il di lei padre a seguito dell'avvenuto arresto, con la doverosa precisazione che mai e poi mai sono intervenuti contatti con il predetto fin dalla nascita». Lo scrive, in una nota, l'avvocato Franco Lo Sciuto, che rappresenta Lorenza Alagna, la figlia del boss Messina Denaro, che ha preso il nome della madre. La donna è «figlia naturale di Matteo Messina Denaro», come dice lo stesso legale nella note.

«Appare doveroso sottolineare che Lorenza si è sempre astenuta da ogni contatto con i giornalisti, quand'anche gli stessi si siano installati quotidianamente sotto casa a presidio dell'abitazione ed alla ricerca di dichiarazioni scoop in modo da alimentare il vortice mediatico - prosegue il legale - L'avere allontanato in modo risoluto l'assalto mediatico di taluni giornalisti sotto casa è condotta inequivoca, insuscettibile delle fuorvianti interpretazioni ribaltate nelle testate nazionali. La sfera del rapporto padre-figlia è intangibile ed insindacabile, e, come tale, deve rimanere rigorosamente riservata». «Non possono, pertanto, tollerarsi indebite intromissioni nella sfera di detti rapporti, le cui dinamiche devono restare estranee alle cronache ed alle critiche da parte di giornalisti, sociologi, opinionisti, mass-mediologi e di tutte quelle figure che, a vario titolo, dispensano sapere e giudizi sui mass-media. Ogni ulteriore intervento sul punto dovrà ritenersi indesiderato, inopportuno e fonte di sicuro turbamento per Lorenza».

«Si fa invito - conclude - alla solerte insegnante di letteratura italiana, che richiama con passione contatti di natura scolastica con Lorenza Alagna e con l'intera classe di liceali, limitatisi, per inciso, ad 1 mese di supplenza durante i 5 anni di liceo, ad astenersi dalla divulgazione di racconti e commenti in travisamento di fatti sulle testate nazionali, verosimilmente dettati dall'irrefrenabile ed incontrollabile smania di apparire sulle prime pagine dei giornali e delle tv di stato. Le indebite interferenze ad oggi rilevate, hanno persino attinto la sfera dei rapporti riguardanti il nucleo familiare costituito da Lorenza e dal di lei compagno». Lorenza Alagna vuole «rivendicare la incontestabilità e legittimità di ogni scelta personale e intima, siccome attinente alla sfera dei rapporti con il di lei padre, mai rinnegato».

Messina Denaro acquistò personalmente la Giulietta

A gennaio del 2022 il boss Matteo Messina Denaro avrebbe personalmente acquistato, in una concessionaria di Palermo, la Giulietta oggi individuata e sequestrata dalla polizia, usata dal capomafia nell'ultimo anno di latitanza.

I documenti della macchina sono stati trovati nel covo di vicolo San Vito individuato martedì dai carabinieri.

L'auto è intestata alla madre di Bonafede

L'auto di Matteo Messina Denaro sarebbe intestata a Giuseppa Cicio, vedova di Giacomo Bonafede e madre di Andrea Bonafede. Al veicolo si è risaliti attraverso i codici della chiave che potrebbero ora permettere anche di ricostruire alcuni spostamenti del boss. 

La vettura si trovava vicino all'abitazione dell'autista del boss Giovanni Luppino

L'auto del boss Matteo Messina Denaro è stata ritrovata nei pressi dell'abitazione di Giovanni Luppino, l'autista del capomafia arrestato con lui lunedì mattina. Era stato propri Luppino ad accompagnare il boss in clina. Secondo gli investigatori, all'alba di lunedì il boss avrebbe lasciato la sua Giulietta vicino all'abitazione di Luppino e con la Bravo dell'uomo incensurato hanno raggiunto Palermo.

L'auto in un cortile di proprietà del figlio di Luppino

La macchina del boss è stata trovata all'interno di un cortile di fronte al secondo covo individuato a Campobello di Mazara. Nel terreno, intestato al figlio dell'autista Luppino, anche trattori e rottami vari. Dietro l'angolo, alla fine di via San Giovanni, abita invece la figlia di Luppino. 

È stata ritrovata dalla polizia la Giulietta del boss

È stata ritrovata dalla polizia la Giulietta del boss Matteo Messina denaro. Proprio grazie alla macchina gli investigatori riuscirono a risalire al primo covo del boss individuato a Campobello di Mazara. Nel borsello trovato al capo mafia dopo l'arresto c'era una chiave. Dal codice della chiave, i pm sono arrivati alla Giulietta, poi gli investigatori hanno ricostruito, grazie un sistema di intelligenza artificiale, gli spostamenti del veicolo del capo mafia risalendo al suo nascondiglio di vicolo San Vito. Ma solo ora la Giulietta è stata ritrovata. Sul posto c'è il procuratore aggiunto Paolo Guido.

L'auto di Matteo Messina Denaro è stata trovata oggi, è in via San giovanniCampobello di Mazara. Si tratta di un'Alfa Romeo

Dal nostro inviato Nicola Pinna

 

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