Benevento, medico di base positivo continua a lavorare: denunciato. I pazienti increduli: «Ingiustificabile»

Benevento, medico di base positivo continua a lavorare: denunciato. I pazienti increduli: «Ingiustificabile»
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Mercoledì 16 Giugno 2021, 18:30 - Ultimo aggiornamento: 18:31

Con i sintomi da Covid ha medico di base del Beneventano ha continuato a lavorare come nulla fosse. Ha proseguito la sua attività in due studi a Telese Terme e Paupisi. È intervenuta la procura del capoluogo sannita, prima ordinando un test sierologico e poi ponendo sotto sequestro i due studi e denunciando il professionista, di 60 anni, per epidemia colposa. Lo riportano oggi «Il Mattino» e alcuni quotidiani beneventani. Dopo le prime indagini svolte dai carabinieri, la procura di Benevento ha disposto che il medico si sottoponesse a un test sierologico urgente che ha confermato la probabile positività al covid dell'uomo. Da qui la successiva misura del sequestro cautelativo degli studi, sulla quale dovrà ora pronunciarsi il gip. Ora il medico è in quarantena nella sua abitazione: la Asl ha invitato i pazienti che lo abbiano incontrato negli ultimi giorni a sottoporsi a tampone.

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Pazienti increduli

«Sono basita e incredula.

Francamente non riesco a giustificare un comportamento del genere, soprattutto se si tratta di un medico, cioè di un professionista che dovrebbe curare i pazienti» dice la mamma di due bambini di Telese Terme (Benevento) in cura presso il medico settantenne che avrebbe continuato a lavorare benchè consapevole di essere positivo al Covid (la Procura di Benevento ha sequestrato gli studi professionali). Sono poche le persone che si pronunciano sulla vicenda anche perché il professionista è molto noto in zona ed assiste centinaia di pazienti. Preoccupati si dicono due pensionati seduti davanti ad un bar di Telese Terme per commentare la notizia del giorno. «Ma è vero quello che si dice?», domandano i vecchietti a chi li interroga. Così tra l'incredulità e lo stupore aggiungono: «Il dottore è una brava persona. Se è vero quello che abbiamo letto allora non riusciamo a spiegarci il suo comportamento poco professionale, soprattutto in considerazione del fatto che tra i suoi pazienti ci sono tantissimi anziani con alcuni dei quali sicuramente sarà venuto a contatto».

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Il medico: «No comment»

«Al momento non possiamo rilasciare dichiarazioni perché non abbiamo ancora avuto accesso agli atti né il mio assistito è stato ascoltato». Così risponde l'avvocato Marcello D'Auria, legale del medico indagato dalla Procura della Repubblica di Benevento per il reato di epidemia colposa in quanto avrebbe continuato ad esercitare la professione nonostante avesse sintomi di positività al Covid.

Asl: «Avviate procedure tracciamento»

«Tutti coloro che dovessero avere sintomi possono rivolgersi ad uno dei professionisti inseriti nell'elenco dei medici affisso davanti agli studi professionali sequestrati dalla Procura al medico indagato». È l'appello del direttore generale della Asl di Benevento, Gennaro Volpe, per far fronte alla emergenza per gli assistiti che si è creata in seguito al sequestro preventivo dei due studi professionali del medico settantenne di Telese Terme il quale - secondo gli inquirenti - pur consapevole di essere positivo al Covid avrebbe continuato ad esercitare la propria attività venendo a contatto con i pazienti. «Abbiamo attivato tutte le procedure, comprese quelle per il tracciamento, - aggiunge Volpe - anche se è una cosa difficile in quanto non è obbligatorio tenere un registro degli assistiti che si recano dal proprio medico curante».

Il sindaco invita all'autoisolamento

«Al momento non ci sono segnalazioni di contagio» dice all'ANSA Antonio Coletta, sindaco di Paupisi (Benevento), uno dei due comuni dove la Procura ha sequestrato in via preventiva uno studio professionale al medico telesino che avrebbe esercitato pur consapevole di essere positivo al Covid. «L'appello che rivolgo ai miei concittadini che si sono recati dal medico - aggiunge il primo cittadino - è quello di essere prudenti, di mantenere una sorta di autoquarantena e, semmai, di effettuare un tampone». Sulla vicenda giudiziaria il sindaco non si pronuncia: «Siamo garantisti fino all'ultimo grado di giudizio. Spero però che si faccia luce al più presto perché la cittadinanza è frastornata e preoccupata».

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