Il papà va a svegliarlo e lo trova in fin di vita: Matteo Lorenzato ucciso da un malore a 27 anni

Padova, il ragazzo viveva con genitori e fratelli: era laureato in Tecnologie forestali

Matteo Lorenzato
di Serena De Salvador
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Venerdì 29 Aprile 2022, 11:59 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 23:58

PADOVA - Una morte improvvisa, del tutto inaspettata, che ha lasciato attonita una famiglia e un'intera comunità. Un malore durante il sonno ha stroncato Matteo Lorenzato, 28 anni da compiere il prossimo 20 maggio. La sorte di trovarlo esanime nel letto di casa, venerdì alle 6.30, è toccata al padre Mauro. Il genitore ha immediatamente dato l'allarme, avvertito i sanitari. Ma né il massaggio cardiaco né le cure poi prestate all'ospedale sono bastate a salvare il ragazzo.

IL DRAMMA
Era la mattina del 22 aprile quando il papà di Matteo è entrato nella camera del figlio per salutarlo.

Dal giovane, sdraiato a letto, non è però arrivata nessuna risposta. Nell'abitazione della famiglia in via Sanmicheli, poco lontano da Prato della Valle, si sono precipitati i sanitari della Croce Verde. Il flebilissimo battito cardiaco era poi aumentato, era ripartita anche la respirazione, ma l'assenza di ossigeno non ha lasciato scampo al 27enne. Trascorso il pomeriggio in osservazione, è dovuto cominciare l'iter per dichiarare la morte cerebrale.

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Quale tipo di malore lo abbia colto durante il sonno, non è ancora stato accertato. Anche perché Matteo non aveva mai avuto problemi di salute, nemmeno nelle ore o nei giorni a ridosso del fatale malore che lo ha colto nel sonno. Prima che fosse decretato il decesso, i medici hanno chiesto e ottenuto dalla famiglia l'autorizzazione per l'espianto degli organi, include le cornee, che ora saranno destinati ad altre persone in attesa di trapianto.

IL DOLORE
Oggi pomeriggio, 29 aprile, alle 15.30, sarà la basilica di Santa Giustina ad accogliere i funerali del giovane Matteo. È infatti la chiesa e la parrocchia di cui fanno parte i genitori del ragazzo, Francesca e Mauro, e nella quale erano attivi sia lo stesso Matteo che il fratello maggiore Marco. «Non possiamo rendere la nostra basilica una grande arca per accogliere in un abbraccio Matteo e chi sta vivendo questo dolore» ha spiegato padre Giulio Pagnoni, abate di Santa Giustina. «La nostra comunità parrocchiale è molto scossa ha aggiunto il parroco, don Federico Lauretta Il papà di Matteo collabora con noi da molti anni per i campi scuola, la mamma per anni è stata educatrice all'asilo parrocchiale, è stata una morte che ci lascia tutti senza parole, un enorme dolore».

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IL RICORDO
Matteo, che dopo il diploma si era laureato a Padova a dicembre in Tecnologie forestali perché era un grande amante degli alberi e della natura, ora lavorava in uno dei bar dei frequentatissimi giardini dell'Arena. In questi ultimi mesi aveva avuto diverse proposte di lavoro ma, trovata quella ai Giardini, l'aveva scelta per avere la possibilità di stare in mezzo ai suoi coetanei. Ne era entusiasta e la notizia della scomparsa ha profondamente addolorato anche tutti i colleghi di lavoro.
Matteo viveva con i genitori in via Sanmicheli e con il fratello e il padre condivideva la passione per la pallavolo, ma era anche un appassionato di cinema e film, in particolare quelli di animazione. Oggi ai funerali saranno presenti le squadre, i tecnici e i dirigenti della società Real Padova Asd di cui fa parte il padre, che anni fa l'allenatore per il gruppo sportivo nel settore volley. Commosso anche l'addio dato sui social network dal fratello: «Fai buon viaggio. Ti voglio bene per sempre».

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