Martellate in testa e al volto della moglie, poi fugge dalla finestra con le lenzuola annodate

Martellate in testa e al volto della moglie, poi fugge dalla finestra con le lenzuola annodate
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Venerdì 12 Luglio 2019, 20:22 - Ultimo aggiornamento: 21:23

Martellate in testa e al volto della moglie che dorme, poi prova la fuga da casa dell'amico che lo protegge calandosi con le lenzuola dalla finestra: preso e accusato di tentato omicidio. I carabinieri della Stazione di Terre Roveresche e di Fossombrone, in provicia di Pesaro e Urbino, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo e della Stazione di Fano, hanno sottoposto a fermo per tentato omicidio della coniuge un 74enne, pensionato, con plurimi precedenti penali, originario di Serrungarina.

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I fatti sono avvenuti martedì notte in un’abitazione del centro storico di Fossombrone. Al termine dell’ennesimo litigio, la moglie, 43enne di origini cubane, si era addormentata ed il marito l’aveva aggredita con un martello, colpendola ripetutamente alla testa ed al volto. La donna aveva avuto però la forza di reagire, riuscendo a bloccarlo ed a chiamare i soccorsi.  L’uomo era rimasto con lei fino all’arrivo dei soccorsi, ma subito dopo, forse perché si era reso conto della gravità del gesto, si era allontanato sottraendosi alle ricerche dei carabinieri prontamente intervenuti su richiesta del 118. 

Il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Ubino, a poche ore dall’aggressione, aveva emesso un decreto di fermo dell’aggressore che continuava intanto a rendersi irreperibile. Dopo due giorni di ricerche, i Carabinieri della Compagnia di Fano avevano individuato il possibile nascondiglio del ricercato in un’abitazione di Carrara di Fano nella disponibilità di un amico stretto del ricercato. L'uomo aveva tentato di fuggire dall’abitazione posta al primo piano, calandosi da una finestra annodando alcune lenzuola a mo’ di corda, ma era stato prontamente inseguito e bloccato dagli operanti che, dopo le formalità di rito, lo avevano associato presso la casa circondariale di Pesaro. 

L’amico che lo aveva nascosto è stato invece denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Pesaro per favoreggiamento personale. 

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