Marito e moglie uccisi in casa a Brindisi, tutto il paese in fila per pagare il funerale di Antonio e Caterina Calò

Mobilitazione delle famiglie che vivono a Serranova: una raccolta fondi spontanea

Brindisi, coniugi uccisi: tutto il paese in fila per pagare il funerale. Si stringe il cerchio attorno al killer
di Danilo Santoro
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Domenica 5 Marzo 2023, 22:11 - Ultimo aggiornamento: 22:16

Colpita nell’intimo. Dilaniata da tanta violenza. Ma pronta, nonostante dolore e sgomento, a rafforzare un sentimento di unità e compostezza che da sempre caratterizza la borgata di Serranova, frazione di Carovigno a nord di Brindisi. Una comunità che da giorni continua ad interrogarsi sul duplice omicidio, scoperto mercoledì sera, dei coniugi Antonio e Caterina Calò.

Marito e moglie uccisi con una fucilata alla testa. Giallo in provincia di Brindisi

IL DRAMMA

Il dramma in uno dei tanti casolari che caratterizzano questo lembo di Puglia tra l’Alto Salento e la Valle D’Itria.

E la prima risposta delle meno di 100 famiglie che vivono qui, inverno ed estate, è stata all’insegna della solidarietà: una raccolta fondi a sostegno delle spese per i funerali. Un’iniziativa spontanea che ha avuto come punto di riferimento il bar-alimentari che a Serranova non è solo un punto d’incontro, ma è l’anima di una borgata “viva” e unita anche nel dolore. Tonino Iaia, proprietario dell’attività, come tutti i residenti di Serranova, conosceva i coniugi Calò barbaramente uccisi a colpi di fucile. Ed il primo pensiero è stato quello di omaggiare la loro genuinità che rappresentava l’essenza di questa borgata, divenuta negli anni anche meta di tanti turisti stranieri, che qui trascorrono diversi mesi. E l’eco dell’onda di violenza scoperta nel casolare di campagna quasi sette giorni fa, ha intenerito i cuori degli stessi residenti estivi di Serranova: venuti a conoscenza dell’iniziativa di solidarietà, hanno subito contattato Tonino Iaia per poter partecipare alla raccolta fondi. Offerte spontanee. Libere. Senza vincoli e che partono dal cuore di una comunità incapace di trovare una risposta a tanta violenza, ma pronta a mobilitarsi. «La gente ha aderito come mai avevo visto nella mia vita» racconta Tonino Iaia. E c’è una spiegazione quasi semplice davanti alle parole commosse di Iaia: a Tonino e Caterina tutti volevano bene a Serranova e mai avrebbero potuto immaginare una morte così cruenta.

LE INDAGINI

I carabinieri coordinati con la Procura di Brindisi ormai da giorni stanno conducendo le indagini per risalire al killer. Oggi potrebbe essere il giorno del conferimento dell’incarico della Procura di Brindisi per poter eseguire l’autopsia sui corpi di Tonino e Caterina, che intanto si trovano nell’obitorio del cimitero della vicina Ostuni. Autopsia che potrà chiarire un aspetto non di poco conto: la data esatta del duplice omicidio. I carabinieri, infatti, non escludono che “l’esecuzione” possa essere avvenuta 24 ore prima della scoperta dei due cadaveri. Nel casolare di campagna la tavola è stata ritrovata ancora imbandita quando i carabinieri, allertati dal fratello dell’uomo, hanno fatto la macabra scoperta. A Serranova, poi, ci sono ancora alcuni dubbi sull’ultimo avvistamento di Tonino, che quotidianamente raggiungeva il centro della borgata: se nel pomeriggio di martedì o il mercoledì mattina. Aspetto che potrebbe essere valutato e determinato dall’autopsia.

Sul movente una delle piste seguite dalle forze dell’ordine continua ad essere quella legata a vicende familiari, ed in particolare agli aspetti legati alla possibile eredità di un fabbricato che la coppia potrebbe aver ricevuto poco più di un anno fa. Al momento però si tratta solo di un’ipotesi su cui sono in corso gli accertamenti dei carabinieri. Continuano, intanto, anche le ricerche dell’arma utilizzata dal killer per uccidere la coppia, un fucile da caccia. Nei pressi dell’abitazione sono state trovate e repertate due cartucce che potrebbero essere compatibili con quelle del duplice omicidio.
 

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