Denunciata per aver tentato di avvelenare le sue bambine viene scagionata. Marina Addati, 32anni di Napoli, è stata scagionata dalle accuse di avvelenamento delle figlie di 3 mesi e 3 anni perché dalle indagini è emerso che le piccole potrebbero soffrire di una mutazione genetica che non consente loro di espellere i farmaci.
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La donna, dunque, avrebbe somministrato loro le giuste dosi di farmaco e nel modo corretto, ma i loro corpi non avrebbero espulso, come accade normalmente, il farmaco, creando un accumulo che ha causato l'intossicazione. La figlia di 3 mesi fu portata all'ospedale Santobono di Napoli, le sue condizioni erano gravi, tanto che andò in coma. I medici trovarono un livello altissimo di un farmaco nel suo sangue, anche se la terapia di cui aveva parlato la donna era finita da un mese.
Marina però non c'entrava nulla. Le figlie sono infatti affette da una malattia che ha causato loro un vero e proprio avvelenamento da medicine. La madre non ha mai fatto niente per mettere la loro vita in pericolo, né avrebbe le conoscenze mediche necessarie per avvelenare in quel modo le figlie. Ora la 32enne è tornata libera e chiede di poter riabbracciare le sue bambine.
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