Un'onda nera diretta verso il cimitero di San Cassiano dove è sepolto nella cripta di famiglia Benito Mussolini, nel giorno in cui si commemora il centenario della Marcia su Roma (in realtà il 28 ottobre). Non solo adulti con le camicie nere, anche bambini vestiti di nero, con fez in testa, seguono il corteo con i genitori a Predappio. Scandito per tre volte il grido 'per sua eccellenza Benito Mussolinì, con la risposta dei camerati. Poi l'inno italiano e 'Allarmi siam fascistì. Durante il concentramento, prima della partenza, qualcuno dei manifestanti ha teso il braccio per fare il saluto romano. A un certo punto il gruppo ha intonato “Faccetta nera”.
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«Sarebbe bellissimo» se il governo cambiasse la legge Mancino, perché prevede «un reato di opinione», ha detto Mirco Santarelli, presidente degli Arditi di Ravenna che organizza la manifestazione.
Orsola Mussolini: non faremo mai mancare ammirazione al duce
Dopo aver ricordato il tipo di Stato costruito a suo avviso durante il Fascismo, la pronipote del duce Orsola Mussolini ha salutato i partecipanti alla commemorazione del centenario della Marcia su Roma. «Se dopo 100 anni siamo ancora qui è per rendere omaggio a colui che questo Stato volle e al quale non faremo mai mancare la nostra ammirazione», ha detto, parlando al termine del corteo.
«Siete uno spettacolo. Il desiderio mio e di mia sorella Vittoria - ha detto - è portarvi un caloroso ringraziamento per aver organizzato e portato a termine questa manifestazione così sentita. Manifestazione servita a ricordare la marcia di 100 anni fa» che portò il re «a conferire al nostro bisnonno l'incarico di fare il presidente del Consiglio. Da lì lui e i suoi collaboratori partirono per fare uno Stato nuovo, più efficiente e più efficace, teso a risolvere i problemi». (A
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