Non risponde al telefono: 52enne romana trovata morta dalla figlia. Era la prima assenza dal lavoro per malattia

Non risponde al telefono: 52enne romana trovata morta dalla figlia. Era la prima assenza dal lavoro per malattia
di Serena De Salvador
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Mercoledì 12 Febbraio 2020, 08:44 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 08:01

«Abbiamo capito subito che quell’assenza per malattia, la prima in anni di lavoro, era un brutto segno. Le ho detto che avrei tirato giù il palazzo a furia di suonare il campanello se non si fosse fatta viva, ora rimpiango di non averlo fatto». È inconsolabile Antonella, e con lei Aurora. Sono le colleghe, amiche e confidenti di Lorella Menetti, travolte dalla notizia della morte della donna. Una scomparsa repentina e inaspettata quella della 52enne romana da oltre vent’anni residente a Padova.

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L’hanno trovata martedì mattina dopo la segnalazione della figlia trentenne Alice, che si è presentata al civico 30 di via dell’Orna alla Guizza dove la madre viveva da meno di due anni. Non rispondeva al telefono dal giorno precedente, quando non era andata al lavoro perché si sentiva poco bene. La giovane, che vive con il compagno e i figlioletti in quartiere, ha raggiunto la casa di Lorella Menetti e suonato inutilmente il citofono ma dal monolocale del piano rialzato non giungeva alcun cenno. La figlia ha allertato il 112 che ha inviato una pattuglia insieme ai pompieri e a un’ambulanza. Forzata la porta, il più terribile dei timori è divenuto realtà. Sul letto giaceva la 52enne esanime.

Ai sanitari non è rimasto che dichiarare il decesso mentre i carabinieri informavano l’autorità giudiziaria.  Dal medico legale è arrivata una prima conferma sulla morte, sopraggiunta per cause naturali legate a un problema cardiaco. «Non ha mai raccontato di alcuna patologia, fino a domenica era la Lorella Menetti allegra e attiva di sempre - la ricordano Aurora e Antonella che con lei lavoravano al bar Salatina di via Guizza Conselvana -. Ha finito il turno alle 17 di domenica, un conoscente l’ha accompagnata per un tratto a piedi verso casa. La mattina dopo poco prima delle 7 ha mandato un messaggio al titolare dicendo di non sentirsi bene: pensavamo a un raffreddore, ma nei cinque anni in cui ha lavorato qui non ha mai saltato un giorno per malattia».

Per tutta la giornata gli amici hanno cercato di contattarla, ma la donna non ha mai risposto. «Le ho mandato diversi sms, nel pomeriggio le ho telefonato, ma nulla. Molto strano» spiega Tiziano, un cliente abituale. «Per qualche ora lunedì mattina il cellulare risultava staccato, poi è tornato a squillare ma non visualizzava i messaggi su WhatsApp. Chissà se stava troppo male per rispondere o era già spirata» commentano le colleghe affrante. Separata, lascia i figli Alice e Leonardo e gli amati nipotini. «Li adorava, finiva di lavorare e li raggiungeva ogni volta che poteva. Era straordinaria: solare, senza pregiudizi, sempre positiva. È impossibile accettare che non ci sia più» dicono le amiche.

 

 

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