Meteo, allerta rossa al Centro-Nord: fiumi in piena e allagamenti

Maltempo, allerta rossa in Emilia Romagna: esondazioni e nubifragi
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Martedì 28 Maggio 2019, 17:25 - Ultimo aggiornamento: 21:44

Allerta meteo e forte maltempo sull'Italia, con una nuova di perturbazione di origine nord atlantica che provocherà nelle prossime ore un peggioramento della situazione. Sulla base delle previsioni disponibili il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un'allerta meteo che prevede a partire dalle prime ore di domani precipitazioni diffuse, che localmente potranno essere accompagnate da grandinate, fulmini e forti raffiche di vento, su Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. Il Dipartimento ha anche valutato per la serata di oggi e la giornata di domani un' allerta rossa per rischio idraulico sulla pianura centrale dell'Emilia-Romagna. Allerta arancione sul resto dell'Emilia, e sui bacini meridionali del Veneto.

Il Comune di Parma mette in guardia i cittadini per il maltempo previsto nella notte: «Sono previsti fenomeni temporaleschi di forte intensità nelle ore notturne. Vi invitiamo a prestare la massima attenzione, soprattutto in prossimità dei sottopassi e di strade nei pressi dei canali». Il livello dei principali corsi d'acqua, spiega il Comune in ogni caso, è attualmente sotto i livelli di guardia. Seguiranno aggiornamenti in caso di peggioramento della situazione.

Restano chiusi i ponti a Modena dopo che l'Agenzia regionale di protezione civile ha diramato l'allerta rossa, valida fino a tutta la giornata di domani. Rimangono non percorribili Ponte Alto a Modena e il Ponte dell'Uccellino tra Modena e Soliera, entrambi sul fiume Secchia; chiuso sempre sul Secchia anche il Ponte Motta a Cavezzo e il ponte di strada Curtatona sul torrente Tiepido. La Provincia ha invece riaperto, nel pomeriggio, il ponte di Navicello vecchio sul fiume Panaro. Sul nodo idraulico modenese proseguirà per tutta la notte il monitoraggio da parte dei tecnici del settore Ambiente del Comune, fa sapere l'amministrazione, e dei volontari della Protezione civile. Particolare attenzione sarà dedicata al Secchia sul quale è atteso un nuovo innalzamento dei livelli a causa delle ulteriori precipitazioni che continueranno nelle prossime ore.

La cerasicoltura veronese esce in ginocchio da questo maggio scandito dal freddo, dalle piogge e dalle grandinate. Confagricoltura stima danni ingenti che possono arrivare al 100% di perdita delle ciliegie precoci, dovuto soprattutto al cracking, cioè alla spaccatura dei frutti. «È un disastro, il meteo non ci sta dando tregua. Le ciliegie sono spaccate e impregnate d'acqua - ha spiegato Francesca Aldegheri, referente del settore frutta di Confagricoltura Verona -. Oltre al danno, la beffa: bisogna anche raccoglierle per evitare malattie. Varietà come le Early star e le Early Biggy sono buone solo per la marmellata». «Il guaio - ha aggiunto - è che cominciamo a vedere danni, prodotti da questa pioggia che non cessa mai, anche sulle varietà medio tardive come le Grace e le Carmen: stimiamo che almeno il 10-15% possa andare perso. Anche chi ha gli alberi coperti dai teli ha danni, perché l'umidità è molto elevata e gli alberi sviluppano malattie funginee». La speranza è che nel mese di giugno arrivi finalmente l'estate, con sole e temperature calde: «La raccolta delle varietà tardive dovrebbe iniziare ai primi di giugno e proseguire anche fino a metà luglio in collina - ha concluso Aldegheri -. C'è quindi la possibilità di una ripresa che ci consenta di non chiudere del tutto in rosso la stagione. Questo tempo non aiuta i consumi di frutta estiva, ma ci auguriamo che con il caldo ripartano e che, date le scarse quantità, il prodotto venga battuto a prezzi alti, come accadde l'anno scorso».
 

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