L’altra preoccupazione è per il lago di Garda. «C’è apprensione per le specie ittiche e per il delicato ecosistema del Lago di Garda. In un certo senso non possiamo non sentirci coinvolti in questa situazione; fare la guida ambientale escursionistica non vuol dire solo accompagnare ma molto di più: significa partecipare – ha continuato Gelmetti - essere complici del territorio, raccogliere la memoria, trasferirla e tramandarla, alimentare e sostenere le piccole economie rurali. Il nostro impegno adesso é quello di proseguire con professionalità e responsabilità su questa strada, perché le persone i territori colpiti da queste avversità sono la nostra casa».
In Friuli sono isolate intere valli come la val Cellina,Val Vajont, Val Degano, l’alta Val Tagliamento, la zona di Sauris e dal Friuli la località turistica di Sappada per non parlare delle diverse frazioni isolate in un territorio di 300 km quadrati. Il danno al patrimonio naturale è pesante con ferite che non si rimargineranno subito. Un esempio per tutte la statale 251 interrotta da domenica a questa mattina per l’ esondazione del Cellina eppure lo stesso tratto era stato costruito e riparato nel 2015 con la promessa che l’ esondazione non si sarebbe più verificata per almeno 7 anni. E ancora paesi senza corrente elettrica, 26 comuni in Carnia con l’ obbligo di bollire l’ acqua perché gli acquedotti sono mal ridotti ed infine un paese senza acqua Forni Avoltri, danni dunque ma a questo ci sarà rimedio, questa gente a cui va tutta la solidarietà del mondo perché non chiedono nulla che di ricostruire di riparare i danni .
La devastazione ha colpito anche le Valli UNESCO, inaccessibili per e frane. Il bosco del Pradut è praticamente al suolo. Inaccessibile anche il mitico campanile di Val Cimoliana. I luoghi di Mauro Corona colpiti e feriti. E’ un fenomeno sempre più frequente. Ora tocca ricostruire preservare e capire che si può ancora vivere con la natura anche perché queste zone sono un inno alla vita.
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