Un bambino di 12 anni, Davide Licata, è morto mentre giocava a basket nella palestra della scuola «Guarino» di via Capitano Basile, a Favara, in provincia di Agrigento. Il piccolo è stato colto da un improvviso malore e s'è accasciato a terra, perdendo i sensi. Nonostante l'intervento di due ambulanze del 118 e dei sanitari che hanno cercato di rianimarlo, il bimbo è morto. La salma è stata portata in ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Il sindaco, Antonio Palumbo, ha già proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali.
Cosa è successo
In palestra è arrivata in pochi minuti un'ambulanza.
Il procuratore capo facente funzioni, Salvatore Vella, e la pm Giulia Sbocchia acquisiranno, attraverso i carabinieri, i certificati di idoneità all'attività agonistica del bambino, che verranno messi in relazione con quanto emergerà dall'esame autoptico. Al momento non è stata configurata nessuna ipotesi di reato. La Procura attenderà l'acquisizione dei primi atti per poter ipotizzare eventuali reati.
Lutto cittadino
Il sindaco di Favara, Antonio Palumbo, ha annunciato il lutto cittadino nel giorno del funerale: “A nome dell’Amministrazione e della collettività che rappresento, manifesto la mia vicinanza istituzionale e personale alla famiglia del 12enne morto, forse per un malore improvviso, mentre giocava a basket nella palestra della scuola Guarino. Un fatto terribile, un dolore immenso che spezza le parole in gola. Predisporremo gli atti per proclamare il lutto cittadino nel giorno dei funerali del piccolo”.
Sulla morte del dodicenne è stata aperta un'inchiesta. Il bambino aveva detto di aver mal di testa e poi ha perso i sensi mentre giocava a basket nella palestra della scuola «Guarino» di via Capitano Basile. Il procuratore capo facente funzioni, Salvatore Vella, e la pm Giulia Sbocchia acquisiranno, attraverso i carabinieri, i certificati di idoneità all'attività agonistica del bambino, che verranno messi in relazione con quanto emergerà dall'esame autoptico. Al momento non è stata configurata nessuna ipotesi di reato. La Procura attenderà l'acquisizione dei primi atti per poter ipotizzare eventuali reati. La salma del bambino si trova attualmente a disposizione dell'autorità giudiziaria, all'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento.
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