Roma Prima Giuseppe Conte, poi Giulia Bongiorno, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Il processo in Consiglio dei ministri si è concluso come previsto. Il senatore Armando Siri viene rimosso dal ruolo di sottosegretario dopo che gli avvocati Conte e Bongiorno si sono sfidati a colpi di codice e Di Maio e Salvini hanno continuato a contrapporsi ricordandosi i precedenti.
L’epilogo della vicenda era scontato, meno le ricadute che avrà la vicenda e, soprattutto, la voglia del M5S di continuare a cavalcare un’onda giustizialista che si è già scagliata sul governatore leghista lombardo Fontana che risulta indagato a Milano.