Reggio Calabria, maestra picchiava e insultava gli alunni: «Stupidi maiali». Sospesa per un anno

Reggio Calabria, maestra picchiava e insultava gli alunni: «Stupidi maiali». Sospesa per un anno
2 Minuti di Lettura
Lunedì 7 Ottobre 2019, 08:45 - Ultimo aggiornamento: 17:42

Schiaffi, calci e spinte agli aunni, ma anche violenza verbale e psicologica: la maestra li chiamava spesso «stupidi» e «maiali». «Eravamo tutti scioccati, c'erano due bambini a terra e la maestra che gli aveva fatto male rispose che non le importava». E ancora: «mi ha dato uno schiaffo dove avevo la cicatrice di un'operazione chirurgica». Sono i racconti fatti alla psicologa in audizione protetta dai bambini della scuola elementare di Palizzi Marina, in provincia di Reggio Calabria, umiliati, picchiati e maltrattati dalla maestra.

LEGGI ANCHE «Ti devo impiccare»: violenza sessuale e botte ai bimbi dell'asilo, 4 maestri arrestati

I finanzieri di Melito Porto Salvo hanno sospeso per un anno dall'esercizio del pubblico servizio la donna con una ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Locri su proposta della Procura della Repubblica. A far scattare le indagini i racconti fatti dai bambini che, tornati a casa da scuola, spesso raccontavano ai genitori di schiaffi, calci e spinte, dati senza motivo dalla maestra durante le sue ore di lezione. Alcuni, evidentemente spaventati e umiliati da quanto subito, erano arrivati a fingere di star male o a chiedere espressamente di non andare a scuola proprio nei giorni in cui l'insegnante faceva lezione.

LEGGI ANCHE Roma, sospese 5 maestre di un asilo all'Eur: «Bimbi picchiati e chiusi al buio»

La scioccante conferma di quanto confidato dalle piccole vittime è arrivata dalla visione di alcuni filmati girati all'interno delle classi e registrati con telecamere installate all'insaputa di alunni e personale. Nelle immagini i numerosi episodi di violenza fisica, percosse e strattonamenti, nonché violenza psicologica e verbale fatte dall'insegnante che minacciava i piccoli chiamandoli spesso 'stupidi e maialì.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA