Macerata, bimba di 4 anni precipita dal terzo piano: fermata la madre. «L'ha gettata dalla finestra»

Macerata, la donna ha successivamente tentato il suicidio tagliandosi i polsi. Temeva che il padre portasse via la figlia

Macerata, bimba precipitata dal balcone al terzo piano: fermata la mader che ha tentato il suicidio
di Daniel Fermanelli e Benedetta Lombo
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Lunedì 2 Maggio 2022, 13:41 - Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 11:57

Le urla, il sangue, poi una caduta di 10 metri e il corpicino di una bambina, quattro anni da compiere, sul marciapiede. Attimi e in strada è scesa anche la madre con i polsi insanguinati. È il dramma avvenuto nel primo pomeriggio di domenica scorsa in via Alighieri (la strada che da viale San Giovanni Bosco scende giù verso il Tribunale), dove una 40enne di origine indiana ha gettato dalla finestra della camera da letto al terzo piano, la sua unica figlia. Ora la donna è piantonata nel reparto di Psichiatria dell’ospedale del capoluogo in stato di fermo per tentato omicidio aggravato, la piccola invece è stazionaria all’ospedale Salesi di Ancona, è stata operata ed è in prognosi riservata in condizioni stazionarie. Ma i sanitari sono fiduciosi nell’evolversi positivo del quadro clinico.

 

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Erano circa le 16 quando è scattato l’allarme: dopo la segnalazione di alcuni passanti la piccola è stata soccorsa dai sanitari del 118 e trasportata in eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette, ad Ancona, dove è arrivata con un “politrauma da precipitazione”. Sul posto si sono precipitati polizia, carabinieri e vigili del fuoco. Mentre gli agenti della Squadra mobile ricostruivano l’accaduto i colleghi della Scientifica hanno effettuato i rilievi in particolare sulla finestra. Ora la mamma della piccola, come detto, è accusata di tentato omicidio aggravato. Secondo la ricostruzione degli agenti della Mobile guidata dal commissario Matteo Luconi, che nell’immediatezza hanno sentito la donna e tutti i testimoni presenti, inclusi il marito della donna fermata e la coppia di indiani che vive nello stesso appartamento, la madre approfittando della momentanea assenza del marito che era andato in bagno, si sarebbe chiusa a chiave in camera da letto con la figlioletta e prima l’avrebbe ferita alla gola con un coltello, poi l’avrebbe gettata nel vuoto dalla finestra. 
La 40enne avrebbe poi tentato il suicidio, provando a lanciarsi anche lei dalla finestra senza però riuscirci e facendosi dei tagli superficiali ai polsi.

Gli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore Stefania Ciccioli, stanno ricostruendo i motivi del gesto che al momento non appaiono chiari. Da quanto emerso nelle prime battute sembra che la donna fosse preoccupata per l’imminente partenza del marito per l’India. 

I timori

Il coniuge, infatti, avrebbe portato con sé anche la piccola mentre lei, che lavora come badante, sarebbe dovuta rimanere a Macerata. A confermarlo ieri è stata anche la connazionale che condivide l’appartamento con la famiglia della 40enne: «So che aveva prenotato i biglietti per l’8 maggio, penso che lei fosse preoccupata di questo», ha raccontato. Ieri intanto dal reparto di Rianimazione dell’ospedale pediatrico Salesi, dove la piccola è stata poi trasferita, sono arrivate notizie confortanti sul suo stato di salute. La prognosi resta riservata ma le condizioni sono definite stazionarie. Il bollettino medico parla della presenza di «lesioni vertebrali senza interessamento mielico, contusioni polmonari bilaterali, piccole falde di pneumotorace bilateralmente, frattura biossea all’avambraccio sinistro e frattura pertrocanterica all’arto inferiore destro e profonde ferite al collo». Ieri intanto, dall’Inghilterra è arrivata a Macerata la sorella della 40enne. La donna ha preso contatti con gli avvocati Andrea Netti e Valentina Romagnoli per un’eventuale difesa dell’indagata. È andata anche in ospedale ma non è riuscita a parlare con la parente. 
Ieri il pubblico ministero Ciccioli ha convalidato il sequestro del coltello che la donna avrebbe usato per ferire la figlia e presumibilmente per provocarsi i tagli ai polsi. Al momento invece, non è stata ancora fissata la convalida del fermo. Incredula coinquilina: «Le ho sentite piangere entrambe, erano nell’altra stanza. Poi la bambina è precipitata e mio marito è sceso in strada. Io sono rimasta qui in casa con i miei due bambini. Un atragedia, lei sembrava tranquilla, non lo so come abbia potuto fare una cosa del genere».

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