Livorno, donna trovata morta in un sacco a pelo, nuora arrestata: cadavere fu nascosto sotto il letto dei bambini

Livorno, donna trovata morta in un sacco a pelo, svolta dopo 5 mesi: «Uccisa dalla nuora per la pensione»
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Lunedì 13 Gennaio 2020, 12:35 - Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio, 04:24

Sarebbe stata una dose massiccia, circa 10 volte superiore a quella prescritta, di un farmaco che già assumeva ad uccidere Simonetta Gaggioli, l'ex funzionaria della Regione il cui corpo fu ritrovato il 3 agosto 2019 in un sacco a pelo a Riotorto (Livorno), lungo la Vecchia Aurelia. È quanto emergerebbe dalle indagini, condotte dai carabinieri di Livorno e Piombino e coordinate dalla procura livornese, che oggi hanno portato in carcere, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare, la nuora della 76enne, Adriana Gomes.

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È stata la stessa nuora, Adriana Gomes, in una deposizione davanti ai carabinieri, a spiegare di essere stata lei a lasciare, lungo la vecchia Aurelia a Riotorto, il cadavere della suocera. La donna, secondo quanto emerso, avrebbe riferito che accortasi che la 76enne era morta, non per causa sua, l'avrebbe prima nascosta in casa, sotto un letto nei camera dei piccoli figli, e poi messa in auto per trasportarla al cimitero di Follonica, esaudendo così un desiderio della suocera che le avrebbe confidato di voler essere essere seppellita accanto al marito, scomparso 7 anni fa, senza alcun rito e senza che nessuno lo sapesse.

Una versione, definita «incredibile» dal gip nell'ordinanza e alla quale gli inquirenti non hanno mai creduto, arrivando a chiedere l'arresto della donna una volta avute poi alcune risultanze probatorie. Secondo la ricostruzione degli investigatori, l'ultima persona a vedere in vita l'anziana, la sera del 26 luglio, sarebbe stata Adriana Gomes con la quale, per sua stessa ammissione, avrebbe preso un caffè intorno alla mezzanotte. Per la nuora quella sarebbe stata l'occasione delle confidenze sulle ultime volontà della 76enne.

Per gli inquirenti proprio nel caffè servito alla suocera Gomes avrebbe sciolto la dose letale del Duotens, farmaco incolore e insapore per la cura dell'ipertensione. Gomes avrebbe anche raccontato ancora di essere stata l'unica ad accorgersi che la suocera era morta. Dopo averla nascosta per due giorni la notte del 29 luglio, sempre da sola, avrebbe deciso di mettere la salma in un sacco a pelo trovato in garage e caricarlo in auto con l'intento di trasportarla a Follonica per stenderla accanto alla tomba del marito. Piano fallito perchè la vettura si fermò, circostanza vera questa, lungo il tragitto per un guasto: per questo avrebbe deciso di lasciare il cadavere nel fosso al fianco dell'Aurelia dove poi fu rinvenuto casualmente il 3 agosto.

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