Lite tra disperati, clochard uccide un altro senzatetto e dorme con il cadavere accanto

Lite tra disperati, clochard uccide un altro senzatetto e dorme con il cadavere accanto
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Martedì 29 Gennaio 2019, 22:06
MILANO È una storia di disagio, violenza, abbandono. Una lite tra senzatetto in una ex discoteca in cui l’uomo più anziano perde la vita e il suo cadavere viene scoperto solo perché il presunto assassino pecca di spavalderia, raccontando a un altro clochard che lui era arrivato non solo a ammazzare una persona al culmine di un litigio, ma conviveva anche con il suo cadavere a pochi metri. Ancora poco tempo, avrebbe asserito l’uomo, e sarebbe passato dalla categoria dei barboni a quella di occupante di un edificio, visto che all’ingresso aveva installato anche una serratura e un lucchetto.

LITE FEROCE
È stato risolto in poco più di sei ore a Codogno il caso del clochard italiano trovato senza vita lunedì sera. La vittima aveva 60 anni e si chiamava Graziano Cappato. Era residente a Milano ma, di fatto, senza fissa dimora. Qualche giorno fa - quando, esattamente, lo stabilirà l’autopsia che si terrà nelle prossime ore all’istituto di medicina legale di Pavia - B.T., lodigiano di 45 anni, arrestato per omicidio e occultamento di cadavere con le aggravanti della crudeltà e dei futili motivi, lo invita nell’ex locale da ballo Majorca. Scoppia una furibonda lite in un contesto in cui, secondo la ricostruzione degli investigatori, entrambi erano ubriachi. L’arrestato, peraltro, già da tempo risulta fosse seguito dalla Asl e dai servizi sociali per alcolismo e problemi connessi. Durante il litigio Cappato muore e il rivale trascina il cadavere abbastanza lontano da lui tanto da non esserne disturbato, lo copre con quanto trova a terra e continua la sua vita come niente fosse. Passano le ore, i giorni ma, a un certo punto a stare zitto non ce la fa. Sa di aver fatto qualcosa di grave e parla. Con un altro clochard, appunto. Il quale ci mette poco a capire che non può tenersi sulla coscienza un peso del genere. E avverte le forze dell’ordine.

LA DISCOTECA
Quando i carabinieri del Comando provinciale di Lodi con il sostituto procuratore Sara Zinone e il medico legale di Pavia Maurizio Merlano arrivano sul posto trovano il senzatetto, già censito penalmente, che sta dormendo tranquillo.
Non lo si può nemmeno interrogare, perché è ubriaco fradicio. Dopo i primi riscontri, fondamentali, l’analisi cadaverica e acquisita anche la testimonianza del terzo clochard, scatta l’arresto. «Il corpo giaceva tristemente a terra e coperto da un tavolato in cartongesso», riferisce il procuratore capo di Lodi Domenico Chiaro. Mentre il sindaco di Codogno Francesco Passerini ricorda: «Questa discoteca ha fatto la storia della musica italiana. Da lì sono passati i maggiori artisti italiani degli anni ‘70 e ‘80, comprese Ornella Vanoni e Patty Pravo. Meritava di finire meglio nei nostri ricordi».
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