Liliana Resinovich, il marito: «Autopsia sbaglia. C'è chi nasconde qualcosa»

"Mi spiace che non si sia confidata con me"

Liliana Resinovich, il marito: «Autopsia sbaglia. C'è chi nasconde qualcosa»
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Venerdì 12 Agosto 2022, 11:58 - Ultimo aggiornamento: 12:15

Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich, scomparsa il 14 dicembre scorso e trovata senza vita il 5 gennaio, fatica a fare i conti con una realtà che sembra mettere d'accordo tutti i consulenti: la moglie si è suicidata, morta per asfissia.

Liliana Resinovich si è suicidata, l'ultima perizia: morta per asfissia. Si chiude un giallo lungo 8 mesi

Liliana Resinovich, il marito non si dà pace

«Ho iniziato a scorrere la relazione degli esperti ma quando ho visto alcune immagini dell'autopsia mi sono dovuto fermare, non sono riuscito ad andare avanti.

Liliana è l'ultima persona che si sarebbe suicidata, ma se il pm Maddalena Chergia chiederà l'archiviazione, dopo aver svolto lunghe e scrupolose indagini, me ne farò una ragione, non posso fare altro» svela l'uomo, mai indagato, in un'intervista all'Adnkronos.

La mancata confidenza

«Mi spiace che non si sia confidata con me, pensare al suo dolore, a lei che prende questa decisione fa male. Riavvolgo i giorni per capire se ho trascurato dei segnali, ripasso quell'ultima mattina quando sono uscito e lei non è più tornata, ma niente: tra noi andava tutto bene, io ero tranquillissimo, e invece il 14 dicembre 2021 è cambiata la mia vita». Amante di viaggi e di fotografia, sportiva con la passione per la bici, Liliana, 63 anni, era un'ex dipendente regionale che si divideva tra il lavoro, la casa e gli amici. «Era una mattina normale quel martedì: ha fatto la lavatrice, ha steso i vestiti e abbiamo fatto colazione. Io andavo di fretta e sono uscito prima delle 8, l'ho salutata, lei mi ha guardato andar via dalla finestra e io le ho sorriso. Quella è l'ultima volta che l'ho vista, mi fa male il cuore» racconta con la voce rotta dall'emozione.

Il presunto giallo

«Dicevano che avevano un regalo da darle, ho risposto io dicendo che aveva lasciato i cellulari a casa, una dimenticanza che non mi aveva preoccupato conoscendo mia moglie. Claudio aveva detto loro della scomparsa e dopo la mia risposta telefonica mi hanno raggiunto. La mia vicina stava piangendo, aveva gli occhi rossi, non li perdonerò mai di non avermi detto che era sparita». Tranelli e fango che fanno male ma poco possono sulla verità e su chi si dice «sereno. Non ho niente da nascondere, non avrei mai potuto fare del male a Liliana. Su quello che è successo ho solo supposizioni, c'è qualcuno che forse sta nascondendo qualcosa»

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