​Liguria, a Pasqua divieto di trasferirsi in seconde case e barche. Tutte le regioni off-limits

Liguria, divieto di trasferirsi in seconde case e barche per Pasqua
5 Minuti di Lettura
Lunedì 29 Marzo 2021, 20:46 - Ultimo aggiornamento: 30 Marzo, 07:54

Seconde case e barche vietati per Pasqua. In Liguria sarà vietato andare nelle seconde case e sulle barche da mercoledì prossimo e fino al lunedì dopo Pasqua. Lo ha annunciato il presidente Toti. A fermare la corsa alle seconde case nel periodo di Pasqua, quando tutta l’Italia sarà in zona rossa dal 3 al 5 aprile, ci pensano direttamente le Regioni. Ecco quali regioni saranno off-limits a Pasqua.

VALLE D’AOSTA

La Valle d’Aosta ha emanato un’ordinanza che vieta «gli spostamenti in entrata per recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale (cosiddette seconde case)» a tutti coloro che non risiedono nella regione.

Si tratta di «una misura temporanea, che richiede sacrifici sia ai valdostani sia a coloro che hanno scelto la Valle d’Aosta come luogo dove recarsi spesso - ha detto il presidente della Regione, Erik Lavevaz - Speriamo di poter tornare presto a essere un luogo di incontro e di scoperta reciproca».

ALTO ADIGE

Stessa sorte per l’Alto Adige: il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha firmato l’ordinanza che vieta a chi non risiede in Provincia di Bolzano di raggiungere le seconde case sul territorio altoatesino. Resta escluso dal divieto chi abbia comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità.

TOSCANA

Fino all’11 aprile divieto di raggiungere le seconde case anche in Toscana se non si ha la residenza nella regione. Il presidente Eugenio Giani ha deciso di consentire l’ingresso solo in presenza di motivi di salute, lavoro, studio o situazioni di necessità che devono essere documentate. «Ce lo hanno chiesto tanti sindaci di zone turistiche, come ad esempio la Versilia, e trovo che sia giusto, perché in un momento così delicato non è opportuno aumentare la densità della popolazione nelle località dove si concentrano molte seconde case», ha detto il governatore. Il raggiungimento della seconda casa da parte di residenti in Toscana, oltretutto, è permesso secondo i limiti indicati dal Dpcm, quindi per attività di manutenzione. Una precedente ordinanza, che consentiva l’ingresso in Toscana solo per chi avesse il proprio medico di fiducia nella regione, è stata sospesa dal Tar.

CAMPANIA

In Campania il presidente Vincenzo De Luca vieta il raggiungimento delle seconde case anche ai residenti fuori Regione. «La situazione sanitaria che abbiamo è delicata - ha detto De Luca - e qualunque processo di mobilità in più rischia di determinare un’ulteriore diffusione di contagio. Chiarisco che è vietato andare nelle seconde case per i nostri concittadini, ma anche per chi è residente fuori Regione». Viene fatta un’eccezione solo in caso di motivi gravi, o di salute, ma in questo caso è necessario certificare di avere effettuato il vaccino, oppure presentare il risultato negativo di un tampone. «Chiedo ai sindaci di fare i controlli più rigorosi possibili - ha aggiunto il presidente - altrimenti nella settimana di Pasqua avremo decine di migliaia di persone in movimento».

PUGLIA

Anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha deciso di inasprire le misure anti-Covid. I nuovi provvedimenti saranno in vigore dal 27 marzo al 6 aprile. L’ordinanza vieta gli spostamenti dal Comune di residenza, domicilio o abitazione verso altri comuni della Puglia per raggiungere le seconde case, salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza. Tutte le attività commerciali dovranno chiudere alle 18 e vengono sospese nei giorni 28 marzo (domenica della Palme), 4 aprile (Pasqua) e 5 aprile (lunedì dell’Angelo), tranne i negozi di generi alimentari, di carburante per autotrazione, di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie. L’attività di asporto dei servizi di ristorazione potrà essere svolta dalle ore 18 in poi, tramite prenotazione preventiva on-line o per telefono.

SARDEGNA

La Sardegna ha disposto il divieto di entrare in regione fino al 6 aprile per i non residenti. Anche in questo caso l’ordinanza del governatore Christian Solinas prevede eccezioni in presenza di comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. L’ordinanza prevede che allo sbarco venga effettuato un tampone, oppure che venga presentata la certificazione di avvenuta vaccinazione anti-Covid. I vettori e gli armatori, prevede l’ordinanza, prima dell’imbarco dei passeggeri dovranno acquisire e verificare, oltre alla ricevuta dell’avvenuta registrazione dei passeggeri sull’applicazione “Sardegna Sicura”, la documentazione attestante il possesso dei requisiti previsti dal Dpcm per gli spostamenti dalle Regioni di provenienza. L’imbarco dovrà essere negato nel caso in cui la documentazione non sia completa o i passeggeri non siano in possesso dei requisiti.

SICILIA

Per quanto riguarda invece la Sicilia, chi arriva sull’isola deve esibire il risultato negativo di un test effettuato 48 ore prima dell’arrivo. Altrimenti, per chi non si vuole sottoporre a tampone o test rapido, c’è la possibilità di sbarcare, ma restare in quarantena.

© RIPRODUZIONE RISERVATA