Tre coltellate all’addome della moglie nel bagno di casa, poi ha trafitto la figlia forse intervenuta in difesa della madre ferendola al fianco. Quando si è accorto del suo doppio gesto, lo stesso coltello preso in cucina, lo ha rivolto al suo addome per farla finita. La moglie è in condizioni disperate mentre lui e la figlia sono fuori pericolo. Da un mese Fabrizio Angeloni, 49enne ingegnere e impiegato come ricercatore a dell’Istituto di fisica nucleare nella Capitale, non viveva più con la moglie, coetanea, e la figlia Sofia, 17enne, al secondo piano di un appartamento in via Milano, a Ladispoli, sopra al centro per la terza età. Un condominio di quattro scale che affaccia proprio sul mare. E da giorni era alla ricerca di una nuova casa per stabilirsi. Insomma, la relazione con Silvia Antoniozzi, docente di lettere in terza media nel plesso di via del Ghirlandaio, era ormai giunta al capolinea, tanto che la donna aveva chiesto la separazione. Tutti ne erano al corrente, anche gli inquilini della palazzina che riferiscono di litigi molto frequenti nei mesi scorsi.
IL RAPTUS
Il marito però ieri si è presentato all’alba, prima delle 7, perché non accettava la fine della convivenza.
Fuori dall’ospedale una zia, il fratello e la cognata, che tra l’altro indossava un giubbotto della Croce Rossa: «Siamo sconvolti e stremati. Il nostro unico obiettivo è arrivare alle 14 di domani (oggi, ndr) quando ci chiameranno per un nuovo bollettino sulle sue condizioni». La figlia invece è ricoverata al Bambino Gesù di Palidoro dopo il trasporto in ambulanza ed è stazionaria, in coma farmacologico, in seguito all’intervenuto chirurgico al quale si è sottoposta per la profonda ferita al fianco con lieve interessamento del polmone.
LE URLA DISPERATE
Da capire se alcuni segni sospetti sul suo braccio – evidenziati da alcuni vicini - siano da addebitare alla lotta per difendere la mamma o da imputare alla caduta sul pianerottolo del condominio. Perché proprio sulle scale i conoscenti l’hanno trovata, insanguinata, disperata e in fuga dal padre. Gridava e aveva chiuso la porta blindata temendo di essere rincorsa prima di suonare il campanello dai vicini. Poi i carabinieri intervenuti, dopo aver forzato il portone con un piede di porco, hanno fatto irruzione nell’appartamento trovando moglie e marito a terra, sul pavimento, in una pozza di sangue. Sul posto anche i vigili del fuoco del distaccamento di Marina di Cerveteri, e diverse ambulanze dell’Ares 118 ed Heart Life. Angeloni, elitrasportato al Policlinico Gemelli, sempre piantonato, è stato sottoposto ad un’operazione però per i sanitari dovrebbe cavarsela. Gli investigatori, per ovvi motivi legati alle condizioni dei tre, non hanno potuto raccogliere alcuna testimonianza diretta ma si sono solo potuti basare sul racconto fornito dai residenti del condominio. L’intera comunità ladispolana è sotto choc. Tanti abitanti nel quartiere Caere Vetus, tra i più popolati a Ladispoli, hanno riferito di bisticci verbali tra i due, nessuno però avrebbe mai pensato ad un gesto così estremo. Alcuni anziani del centro di via Milano se ne sono tornati a casa. L’ingegnere è incensurato e alle forze dell’ordine non risultano interventi in quella abitazione: non erano mai partite richieste di aiuto per eventuali azioni violente del 49enne.