Putin elogia Jorit e il suo murale su Dostoevskij e lui: «Mi piacerebbe far parte dei mediatori»

L'artista incredulo: «Più utile io alla pace che il governo»

Putin elogia Jorit e il suo murale su Dostoevskij e lui: «Mi piacerebbe far parte della delegazione di mediatori»
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Giovedì 31 Marzo 2022, 22:09 - Ultimo aggiornamento: 22:22

Non chiederti cosa Putin può dire di te ma cosa tu potresti dire a Putin. E se Jorit si trovasse davanti al presidente della Federazione russa non saprebbe bene cosa dirgli. Gli parlerebbe di pace, dice. E ammette che sarebbe un pensiero da tradurre in modo molto articolato. Spiega Jorit che sarebbe una «grande responsabilità». Già perché dietro, o prima, di una parola semplice come pace, o espressioni come "cessate il fuoco", ci sono cose come la guerra, le armi, il fuoco appunto. Ma Jorit dice che gli piacerebbe «far parte della delegazione di mediatori» che trattano per arrivare a un cessate il fuoco.

E cosa direbbe a Vladimir Putin?«Dovrei ragionarci molto a lungo perché così su due piedi non saprei cosa dire a Putin», riflette Jorit, alias Ciro Cerullo, 32 anni, l'artista che ha dipinto il volto di Fedor Dostoevskij sulla facciata di una scuola di Fuorigrotta

Jorit è finito al centro dell'attenzione di Vladimir Putin che lo ha citato pubblicamente.

E lui ha scritto su Facebook: «Assurdo!». Contento? «Non capita tutti i giorni di essere citato da Putin, no?». 

Jorit, artista campano conosciuto in particolare per i grandi murales con i volti di personaggi noti marchiati con due strisce rosse sulle guance, è stato citato dal presidente russo come esempio dell'azione di chi in Occidente combatte contro la cancel culture avviata, in seguito all'invasione, nei confronti dei grandi artisti e intellettuali del suo Paese.

 

Durante un collegamento video per una cerimonia di premiazione con le personalità della cultura russe, che si è tenuta nei giorni scorsi, Putin ha elogiato il ritratto del volto di Fedor Dostoevskij disegnato da Jorit sulla facciata di una scuola di Napoli per protestare contro la decisione, poi annullata, di sospendere un corso sul grande scrittore russo all'università Bicocca di Milano. 

«Penso che molti sappiano che a Napoli un artista di strada di recente abbia dipinto sul muro di un palazzo il ritratto dello scrittore russo Fedor Dostoevskij, ormai cancellato in Occidente - ha detto Putin -. Questo dà ancora speranza. Attraverso la simpatia reciproca delle persone, attraverso una cultura che collega e unisce tutti noi, la verità sicuramente si farà strada». Putin si è poi scagliato contro il mondo occidentale che «sta cercando di cancellare la cultura russa», sottolineando che «l'ultima operazione così massiccia per distruggere la letteratura indesiderata è stata condotta in Germania dai nazisti».

Incredula la reazione dell'artista campano. «Assurdo, Putin parla del murale di Dostoevskij a Napoli», ha scritto su Facebook Jorit, per poi aggiungere: «È mai possibile che sono riuscito a fare più io, semplice cittadino, per la pace con un murale che il nostro governo? Mi sorge il dubbio, ma se Putin "si apre" all'Occidente con un semplice murale, cosa farebbe in caso di proposte di cessate il fuoco serie? Ma non è che in fondo in fondo ai nostri leader questa guerra fa quasi comodo? Sono domande eh... in realtà sono abbastanza sconvolto per questa cosa».

Jorit, all'anagrafe Ciro Cerullo, è sempre stato politicamente attivo, vicino ai movimenti no-global e di rivendicazione dei diritti sociali. Ha sempre affiancato, fin dai primi graffiti realizzati nelle periferie e sui treni di Napoli, messaggi di natura sociale alle sue opere. Anche i volti marchiati con strisce rosse sulle guance, sui quali si è concentrato dal 2013, rimandano a un concetto di comunità: il riferimento è alla scarnificazione, tipica dei rituali magici africani che sanciscono il passaggio dall'infanzia all'età adulta e l'ingresso dell'individuo nella tribù.

Ha dipinto Salvador Allende a Barra e Yuri Gagarin a Odintsovo, vicino Mosca. Ha ritratto a Roma Laura D'Orazio, l'operaia morta sul lavoro in Toscana. 

Lo scorso 16 marzo, in occasione della presentazione del murale di Dostoevskij, Jorit aveva spiegato di voler «lanciare un messaggio da un piccolo ma grande istituto di Napoli, e cioè che solo con la cultura si comprendono le cause delle guerre e si costruisce la pace. La cultura è un valore universale, per cui anche l'opera di Dostoevskij è patrimonio dell'umanità». Jorit sta portando avanti un progetto nelle scuole, 

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