Jessica muore a 30 anni per un sarcoma: «Ha lottato fino alla fine, stava prendendo la seconda laurea»

La giovane, ammalata da più di dieci anni, aveva lottato con tutte le sue forze per sconfiggere un male scoperto quasi per caso

Jessica muore a 30 anni per un sarcoma: «Ha lottato fino alla fine, stava prendendo la seconda laurea»
di Antonella Chiaradia
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Venerdì 25 Novembre 2022, 15:08 - Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 08:12

Trent'anni e una seconda laurea alle porte, conquistata con il sacrificio e le sofferenze di chi deve combattere con una malattia terribile, ma non perde mai le speranze. Jessica Menegatti ha lottato con tutte le sue forze prima di arrendersi. È mancata mercoledì lasciando un vuoto incolmabile tra i suoi familiari e nell'intera comunità di San Giovanni del Tempio a Sacile.

Addio Jessica, una battaglia lunga oltre 10 anni

La giovane, ammalata da più di dieci anni, aveva lottato con tutte le sue forze per sconfiggere un male scoperto quasi per caso. Si era rivolta a un medico quando, comparsa una protuberanza a un arto, pensava si trattasse di qualcosa di risolvibile, invece ha ricevuto la drammatica notizia di avere un sarcoma a una gamba. È iniziato così il suo calvario. Anni di sofferenza per lei e i familiari, che non hanno mai abbandonato la speranza di una guarigione, aiutandola a vivere una vita quanto più spensierata possibile.
Dopo aver conseguito il diploma nel 2011 al liceo scientifico Grigoletti di Pordenone, aveva deciso di continuare gli studi e di dedicarsi alla sua passione per le lingue iscrivendosi alla facoltà di Mediazione linguistico culturale a Udine.

Le mancavano tre esami e la tesi per terminare anche la laurea magistrale in Relazioni internazionali all'Università Ca' Foscari di Venezia, ma tre settimane fa le sue condizioni si sono aggravate.

«La prima operazione è avvenuta quando aveva vent'anni - ha raccontato il padre Mauro Menegatti, libero professionista, disperato per la terribile perdita ci siamo rivolti all'Istituto Oncologico Veneto di Padova e per anni è stata seguita dal Centro di riferimento oncologico di Aviano, dove si sottoponeva alle cure di chemioterapia. Quel giorno di 10 anni fa me lo ricordo come fosse ieri - ha continuato con voce spezzata - ci è crollato il mondo addosso quando abbiamo appreso la notizia, ma sia nostra figlia che io, mia moglie e sua sorella Deborah, non abbiamo mai smesso di lottare. Il terribile male che l'ha colpita è molto raro, eravamo venuti a conoscenza di una ricerca che sta svolgendo l'Università degli studi di Milano e speravamo per il meglio, purtroppo non abbiamo avuto tempo».
Il funerale della giovane - grande appassionata di fotografia e amante dei gatti, che portava sempre con sé anche durante i viaggi -, sarà celebrato domani, alle 15, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni del Tempio a Sacile.

 

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