Jessica Lesto, trentenne trovata morta nel fiume ad Aosta. La polizia cerca il marito

Jessica Lesto è stata sepolta in una fossa vicino alla Dora. Sul corpo fango e foglie. L’uomo manca dalla Valle da inizio maggio. L’indagine è per omicidio

Aosta, il giallo del fiume: trentenne trovata morta. La polizia cerca il marito
di Giacomo Nicola
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Giovedì 2 Giugno 2022, 21:41

Era sepolta in una fossa, sul corpo fango e foglie. Dopo la scoperta del cadavere di Jessica Lesto nei boschi di Aosta la procura ha aperto un fascicolo per omicidio e gli investigatori stanno cercando il marito per ricostruire gli ultimi giorni di vita della 32enne. L’uomo sembra però svanito nel nulla alimentando ulteriormente questo giallo di inizio estate. Per risolvere il caso, gli inquirenti vogliono arrivare agli ultimi giorni di vita di Jessica Lesto. La 32enne è stata ritrovata seppellita sull’argine della Dora Baltea ad Aosta. Il fatto che qualcuno l’abbia sotterrata ha fatto aprire un fascicolo per omicidio. È sicuro che quando è morta qualcuno era con lei e ha voluto nasconderne il corpo. E per chiarire cosa sia successo prima, gli inquirenti cercano il marito: l’uomo però potrebbe trovarsi all’estero. Un caso o una coincidenza?

Le liti

Fonti legate alla Procura, raccontano di un legame fra Lesto e il marito a dir poco turbolento, sfociato anche in una lite davanti alla stazione di Aosta, circa un anno fa.

Gli agenti della Squadra Mobile della Questura, cui sono affidate le indagini per omicidio coordinate dalla Procura, si stanno soffermando in particolare su un pezzo della vita di Jessica. È relativo alle prime ore del 19 agosto 2021, quando alcuni residenti in corso Battaglione, nel capoluogo, vennero svegliati ed allarmati da urla in strada. Un violento litigio, finito con una ragazza portata in ospedale con ferite al volto, cagionate con un collo di bottiglia rotto da un uomo indicato come nordafricano dalla vittima e da un testimone. Quella giovane era Jessica e colui che l’aveva ferita, con tutta probabilità il suo compagno di allora (che la giovane, nell’imminenza dell’episodio, non aveva denunciato), era riuscito a fuggire. Sulle indicazioni giunte da quell’episodio, la polizia sta setacciando la vita recente di Jessica, per capire se un altro litigio sia alla base del decesso. Se insomma Jessica questa volta non sia riuscita a difendersi come allora.

 

Le indagini

La Procura, intanto, ha aperto un fascicolo per omicidio: sul corpo della donna, che risulta morta da tempo, non ci sarebbero segni evidenti di violenza, ma si attende l’esito l’autopsia e degli esami tossicologici per stabilire le cause del decesso. Il fatto che fosse sepolta indica comunque che non era sola. Ma chi c’era con lei al momento della sua morte? Il cadavere di Lesto è stato trovato grazie a una segnalazione su cui gli inquirenti mantengono il massimo riserbo. Il corpo della donna si trovava, con ogni probabilità da più di due settimane, in una fossa larga due metri accanto a un accampamento all’addiaccio. L’area non è facilmente accessibile, malgrado si trovi a pochi passi dall’imbocco della ciclabile che da Aosta arriva a Sarre. Insomma non si tratterebbe di una zona di passaggio. Resta appunto da chiarire il perché la donna sia stata seppellita. Anche per questo motivo la procura indaga per omicidio e occultamento di cadavere, e sta cercando il compagno.
Il marito di Jessica Lesto mancherebbe dalla Valle d’Aosta dai primi di maggio. Nell’ottobre del 2017, allora 27enne, Jessica Lesto si era allontanata per diversi giorni dalla famiglia che aveva presentato denuncia di scomparsa e rivolto vari appelli in tv per il suo ritrovamento, che avvenne a Torino.
«Jessichina». Così la chiamavano gli amici del viale di Aosta in cui è cresciuta Jessica Lesto. Un’infanzia segnata dal non aver mai conosciuto il padre, una ragazza minuta «che probabilmente non aveva pace», una volta diventata più grande. Proprio i suoi turbamenti interiori l’avevano portata in una delle sue ultime fughe a Torino. Allora erano stati gli appelli della madre a riportarla a casa sana e salva. Questa volta no. La famiglia ha lanciato un appello per rintracciare chi era con lei quell’ultimo giorno. E se qualcuno riconosce gli oggetti lasciati accanto a quel bivacco nei boschi.

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