Casa occupata da due abusivi mentre è ricoverato in ospedale: incubo per un pensionato

Il quartiere popolare di via Antiche Mura dov’è avvenuta l’occupazione abusiva di un appartamento
di Giuseppe Babbo
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Lunedì 31 Gennaio 2022, 07:52 - Ultimo aggiornamento: 07:53

L’incubo è finito nei giorni scorsi grazie all’intervento degli agenti della Polizia locale. Riconsegnato a un 70enne di Jesolo (Venezia) un appartamento occupato abusivamente da due uomini che erano entrati nell’appartamento sfruttando la momentanea assenza del proprietario. E’ quanto accaduto ad uno jesolano: un pensionato che abita negli alloggi popolari di via Antiche Mura e rimasto ricoverato in ospedale per diverse settimane. Ed è stato per questo che due persone, un italiano e uno straniero, entrambi di 40 anni, sono riuscite ad occupare l’alloggio.

Si tratta di situazioni più diffuse e frequenti nelle grandi città, ma che per Jesolo rappresentano una sorta di novità. Immediata la risposta degli agenti coordinati dal comandante Claudio Vanin che, una volta effettuati gli accertamenti di legge, sono riusciti in poco tempo a liberare l’appartamento. L’uomo, seguito dai servizi sociali del Comune, era ricoverato in ospedale dallo scorso dicembre. Ed è per questo che il Comune, proprietario dell’alloggio, ha approfittato della sua assenza per effettuare dei lavori di manutenzione.

Tutto praticamente nella norma. Ma una volta terminati quei lavori ad approfittare dell’assenza del 70enne sono stati due abusivi, a quanto pare senza fissa dimora, che hanno occupato l’alloggio nella speranza di sistemarsi pur non avendo alcun titolo.

 

LA SEGNALAZIONE
Ma la loro presenza non è sfuggita ad alcune persone che abitano in zona, che erano a conoscenza dell’assenza del 70enne e per questo hanno segnalato l’anomalia alle forze dell’ordine. Immediati, come detto, gli accertamenti scattati dal comando della Polizia locale. Per questo l’anziano, appena ristabilitosi, è stato accompagnato a casa dagli stessi agenti. Al suo arrivo, la pattuglia ha riscontrato la presenza dei due soggetti, che sono stati immediatamente identificati e allontanati dalla casa, dopo essere stati denunciati all’Autorità giudiziaria, per i reati commessi di violazione di domicilio e invasione di edificio. Vane le loro giustificazioni ma anche i tentativi di scusarsi per l’accaduto mentre l’alloggio è stato riconsegnato agli aventi diritto.

Dal Comando della Polizia locale è stato lanciato un appello affinché venga sempre prestata la massima attenzione in caso di assenze prolungate da casa. Oltre ad un buon impianto d’allarme è opportuno verificare la corretta chiusura di porte e finestre, magari installando qualche ulteriore dispositivo di blocco interno degli infissi. Molti i complimenti arrivati al Comando della Polizia locale per la rapidità di intervento e per come il caso è stato trattato. Tuttavia la vicenda ha fatto discutere molto anche nei social, tanto che in una pagina è persino comparso un commento decisamente fuori luogo da parte di un internauta che invocava le “SS e non la polizia”. Dura la reazione di Salvatore Esposito, portavoce di Rifondazione Comunista.  «E’ un commento che lascia sconcertati – dice - una frase senza senso buttata lì, avrebbe sollevato solo il nostro giusto sdegno se, questo vergognoso auspicio, non avesse ricevuto ben 21 “like”. Riteniamo che sia un sintomo, da non sottovalutare, di deriva della società verso lidi che dovrebbero sollevare, oltre che il giusto sdegno, anche una non differibile condanna».
 

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