Ivrea Capitale del Libro 2022. Il sindaco: «Subito al lavoro per essere all'altezza». Battute sette finaliste

In corsa c'erano Aliano, Barletta, Costa di Rovigo, Nola, Pistoia, Pescara e Pordenone

Ivrea Capitale del Libro 2022. Il sindaco: «Subito al lavoro per essere all'altezza». Battute sette finaliste
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Mercoledì 16 Febbraio 2022, 15:42 - Ultimo aggiornamento: 15:52

La Capitale Italiana del Libro 2022 è Ivrea. L'annuncio è arrivato dal ministro della Cultura, Dario Franceschini, in diretta live sul sito del ministero, e dal presidente della Giuria, Marino Sinibaldi. La città piemontense era in corsa con altre sette città (avevano presentato la candidatura in sedici) che erano arrivate alla finale: Aliano, Barletta, Costa di Rovigo, Nola, Pistoia, Pescara e Pordenone. Succede a Chiari (2020) e Vibo Valentia (2021).

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Ivrea Capitale del Libro 2022

 

L'assegnazione a Ivrea del ruolo di Capitale Italiana del Libro 2022 «è una grande opportunità per il territorio.

Faremo rete sui temi della lettura e della cultura». È il primo commento del sindaco della città piemontese Stefano Sertoli. Per l'assessore comunale Costanza Casali «è una vittoria della città e del territorio: ci abbiamo creduto tutti. Ora ci mettiamo subito al lavoro per essere all'altezza». Il progetto presentato da Ivrea si basa sul concetto di «Comunità» di Olivetti. 

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La motivazione

«Tra le altre proposte, tutte di notevole qualità e meritevoli di attenzione, la candidatura di Ivrea si segnala per la capacità di mettere in rete le molteplici energie del territorio, di aprirsi alla dimensione internazionale, di proporsi come luogo dove si immagina il futuro del libro e della lettura». Questa la motivazione della giuria che ha proclamato Ivrea Capitale italiana del Libro 2022.

«La straordinaria eredità culturale e tecnologica della città viene rivendicata senza nessun orgoglio campanilistico ma come forza propulsiva del progetto di Città Capitale e come ispirazione di una visione che può diventare un modello all'altezza dei nostri tempi. L'attenzione alle nuove dimensioni digitali dell'esperienza culturale rappresenta un ulteriore elemento di forza che sarà messo a disposizione non solo della comunità locale. Infine l'attenzione all'attività di comunicazione potrà rendere il titolo di città Capitale del libro sempre più significativo, contribuendo a indicare nelle cultura, e in particolare nelle cultura del libro e della lettura, un elemento di coesione e di condivisione per le nostre comunità alle prese con le ferite della pandemia» spiega la motivazione. 

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