Gli italiani non fanno figli, crollano le nascite: nel 2050 saremo 5 milioni in meno

I dati degli Stati generali della natalità: tra 28 anni sono 1 su 2 sarà in età da lavoro

Gli italiani non fanno figli, crollano le nascite: nel 2050 saremo 5 milioni in meno
di Gianluca De Rossi
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Venerdì 13 Maggio 2022, 07:03 - Ultimo aggiornamento: 16:27

Il dato è impressionante: è come se in meno di 30 anni scomparissero tutti gli abitanti del Veneto o della Sicilia. Ecco, questo è lo scenario futuro se non verrà invertita la rotta della natalità. Che in Italia nascano sempre meno bambini, lo avevamo capito, quello che non sapevamo è che il nostro Paese nel 2050 potrebbe avere 5 milioni di abitanti in meno se la tendenza al crollo delle nascite non viene invertita. E questo comporterà che solo poco più di una persona su due sarà in età da lavoro, con un 52% di persone tra i 20-66 anni che potrebbero essere chiamate a provvedere sia alla cura e alla formazione delle persone sotto i 20 anni (16%), sia alla produzione di adeguate risorse per il mantenimento e l'assistenza ai pensionati (32%). In questo quadro le nascite potrebbero scendere dalle attuali 399mila annue a 298mila, ben lontano dall'obiettivo minimo delle 500mila per un corretto equilibrio demografico. Questo è quanto dicono i dati Istat illustrati ieri dal presidente Gian Carlo Blandiardo agli Stati generali della natalità all'Auditorium della Conciliazione a Roma.

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MATTARELLA E IL PAPA
Arrestare il crollo delle nascite, dunque, per garantire un futuro sostenibile e di sviluppo all'Italia, soprattutto ai giovani.

In questo senso vanno gli appelli del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di Papa Francesco reiterati anche ieri alla seconda edizione degli Stati generali della natalità. Un quadro allarmante quello della natalità che fa dire al presidente Mattarella come questo sia «uno degli aspetti più preoccupanti delle dinamiche sociali contemporanee», mentre Papa Francesco la definisce «una vera e propria emergenza sociale» che «impoverisce il futuro di tutti». Il capo dello Stato chiede di «tutelare la famiglia» e di conseguenza la maternità, l'infanzia e la gioventù. Non tralascia le donne che «devono affrontare ancora oggi troppi impedimenti e difficoltà per raggiungere una piena parità» e suggerisce che un «apporto essenziale» può venire dalla conciliazione dei tempi di cura della famiglia e dei tempi di lavoro perché non può esservi opposizione tra impegno professionale, attività lavorativa e scelta di maternità». Per papa Francesco «le famiglie senza figli sono la nuova povertà» che lo spaventa, e non vedere il problema della denatalità è un «atteggiamento miope».


OBIETTIVO 500 MILA
«Si può fare» l'inversione di tendenza e raggiungere, così, i 500mila nati all'anno. Lo sostiene Gianluigi De Palo, presidente della Fondazione per la natalità e del Forum delle associazioni familiari che con quel «si può fare» ha voluto dare il titolo alla due giorni in programma all'Auditorium della Conciliazione. Unica condizione: «Tutto il sistema Paese se ne farà carico». De Palo suggerisce di dedicare risorse del Pnrr al tema della natalità e dotare l'Italia di un commissario, come già avviene in Europa, indicando la ministra alla Famiglia, Elena Bonetti, e il ministero che, per De Palo, dovrà avere «un portafoglio» e «poteri straordinari».
L'obiettivo dei 500mila nati, per il presidente dell'Istat Gian Carlo Blangiardo, stando alle tendenze si può raggiungere nell'arco di 40-50 anni, «ma il vero sforzo è arrivare a questo risultato in 10 anni», perché la politica, a suo parere, ora è più consapevole «anche nell'azione». Azione confermata dal ministro all'istruzione Patrizio Bianchi: «Si può fare e lo stiamo facendo» di lavorare per la ripresa demografica ricordando i quasi 5 miliardi investiti per la scuola. «Stiamo facendo quello che ha detto il nostro Presidente - ha detto Bianchi -, stiamo creando le occasioni per poter lavorare, avere una propria vita, dove ci deve essere la scelta di poter essere genitori e per me avere dei nipoti». Concretezza che ha rivendicato anche la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, citando l'assegno unico e l'entrata in vigore del Family Act.
La questione della natalità per il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti «deve entrare a far parte di quella che è la stagione dei grandi investimenti pubblici europei». Per il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, per la Capitale ci deve essere «un grande patto tra pubblico e privato» per quella che ha definito la città dei 15 minuti proprio per conciliare la vita e il lavoro. E oggi sul tema della natalità sul palco dell'Auditorium della Conciliazione si confronteranno, tra gli altri, Carlo Calenda, Laura Castelli, Enrico Letta, Giorgia Meloni, Licia Ronzulli, Ettore Rosato e Matteo Salvini.

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