Ischia, la discoteca Valentino chiusa per un mese. «Rissa tra buttafuori e cliente». Il titolare: faremo ricorso al Tar

Il provvedimento di chiusura, ha fatto sapere la Questura di Napoli, è «finalizzato a scongiurare un concreto pericolo per l'ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini»

Ischia, la discoteca Valentino chiusa per un mese. «Rissa tra buttafuori e cliente». Il titolare: faremo ricorso al Tar
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Mercoledì 10 Agosto 2022, 19:28 - Ultimo aggiornamento: 19:29

Chiusa per un mese la storica discoteca Valentino di Ischia Porto. Il questore di Napoli ha disposto il provvedimento su richiesta del dirigente del commissariato di polizia isolano, il vice questore Ciro Re, a seguito di una serie di irregolarità riscontrate a seguito di controlli effettuati nelle scorse settimane. «Faremo certamente ricorso al TAR - ha detto all'Ansa il titolare del noto locale, Marcello Bondavalli - contro un provvedimento iniquo che arriva dopo due anni di stop per il Covid e per un episodio (una presunta rissa tra un cliente e dei buttafuori - ndr) su cui l'autorità sta ancora indagando; dopo 45 anni di attività pensiamo seriamente di non riaprire». Nei giorni scorsi, nonostante l'ingente spiegamento di uomini messo in campo dalle forze dell'ordine, sono stati diversi gli episodi di cronaca verificatisi sull'isola soprattutto nelle zone della movida.

Ischia, discoteca Valentino chiusa: il provvedimento

Il provvedimento di chiusura, ha fatto sapere la Questura di Napoli, è «finalizzato a scongiurare un concreto pericolo per l'ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini».

La decisione del Questore nasce da quanto avvenuto la notte dello scorso 3 luglio, quando i poliziotti sono intervenuti presso il locale per la segnalazione di una persona riversa in strada, priva di sensi e con una ferita alla testa; gli operatori, giunti sul posto, dopo aver chiesto l'intervento del 118 per soccorrere il ferito, hanno accertato che l'uomo era stato aggredito e buttato fuori dalla discoteca da alcuni addetti alla sicurezza.

I buttafuori sanzionati

In quella circostanza gli agenti hanno anche sanzionato cinque «buttafuori» che esercitavano l'attività di addetti ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in esercizi pubblici non essendo iscritti nell'apposito elenco prefettizio. «E ancora - ricorda la Questura - tra agosto del 2018 e aprile del 2022, sia all'interno che all'esterno del locale, sono stati registrati diversi episodi di liti, risse e aggressioni, mentre nel 2020 il titolare era stato più volte sanzionato per inosservanza dell'ordinanza regionale e dell'ordinanza del Ministero della Salute per il contenimento dell'emergenza epidemiologica da Covid-19. Infine, l'esercizio commerciale era stato già colpito da analoghi provvedimenti di chiusura tra il 1996 e 2006».

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