Napoli, 18enne investe 6 persone: muore una 27enne, gravissima la sorella (incinta al settimo mese)

Napoli, 18enne investe 6 persone: muore una 27enne, gravissima la sorella (incinta al settimo mese)
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Venerdì 10 Luglio 2020, 12:24 - Ultimo aggiornamento: 20:31

Perde il controllo dell'auto e travolge un gruppo di persone ferme a chiacchierare davanti ad un negozio, uccidendo una ragazza di 27 anni e ferendo gravemente una 34enne incinta ed il marito. È accaduto ieri sera a San Gennaro Vesuviano (Napoli), dove un giovane di 18 anni, arrestato dai carabinieri con l'accusa di omicidio stradale ed ora ai domiciliari, ha spezzato la giovane vita della studentessa Natalia Boccia, e ferito gravemente la sorella Pasqualina, 34 anni, al settimo mese di gravidanza. La donna, ora in rianimazione, è stata fatta partorire con un cesareo nell'ospedale di Sarno ( Salerno) prima di essere sottoposta ad un altro delicato intervento chirurgico.
 

Nata un bambina: è grave


Pasqualina ha dato alla luce una bambina, di circa 2 chili e 200 grammi, trasferita poi nell'ospedale Moscati di Avellino, dove è attualmente intubata e sottoposta a trattamento ipotermico per contrastare una encefalopatia, probabilmente subita nel momento dell'incidente quando era ancora nel grembo materno. Le sue condizioni sono giudicate critiche dai sanitari. Ed in pericolo di vita si trova anche il neo papà, Giovanni Muoio, 32 anni, marito di Pasqualina, travolto insieme ad altre tre persone le cui condizioni non sono gravi anche se sono in prognosi riservata.
 

L'incidente


Ancora tutta da chiarire la dinamica dell'incidente. Di certo solo il fatto che il 18enne ha perso il controllo della vettura, sulla quale viaggiava insieme ad un amico, falciando le sei persone ferme sul marciapiedi davanti ad un negozio: il giovane è risultato negativo sia ai test alcolemici che tossicologici. Inutili sono stati i soccorsi per Natalia, mentre gli altri feriti sono stati portati d'urgenza in diverse strutture ospedaliere.

La vicenda ha sconvolto la tranquilla cittadina di San Gennaro Vesuviano, i cui residenti ora piangono la morte della studentessa, mentre pregano per la vita della neonata nipotina di Natalia, della mamma e del papà della piccola fatta nascere per potersi salvare.

«Preghiamo per chi non c'è più - ha detto don Aniello Nappi, parroco della chiesa Santi Gioacchino ed Anna - per chi sta soffrendo e anche per chi ha provocato l'incidente. Conosco le famiglie della giovane morta e degli altri feriti. Brave persone. Gente che lavora e che ora sta soffrendo. Non possiamo fare altro che pregare ed affidarci al Signore». Secondo don Aniello il giovane accusato dell'omicidio stradale, residente a Napoli, si era da poco diplomato con alcuni ragazzi del posto. «So che sono bravi ragazzi anche loro - ha concluso - senza grilli per la testa e apparentemente normalissimi. Dobbiamo pregare anche per loro e le famiglie, sicuramente disperate per quanto accaduto».



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