I tamponi esauriti, niente ricovero e un finale drammatico. La sintesi della storia è questa, il racconto molto più dettagliato. Un'emorragia improvvisa, con il pericolo di perdere il bimbo che Alessia Nappi, 25 anni, ha in grembo da cinque settimane. La corsa notturna al pronto soccorso dell'ospedale di Sassari, ma all'accettazione le regole sono perentorie per tutti: prima il test molecolare, poi il trasferimento in reparto. Ma in ginecologia i tamponi sono finiti. Assurdo, però è andata proprio così. «Torni domani», è la risposta dall'equipe di turno, «per ora prenda un antipiretico se le sale febbre». Poche ore dopo, il dramma. Rientrata a casa, Alessia, alla prima gravidanza, tra atroci dolori, ha un aborto spontaneo. Sono lei e il marito Enzo a raccontare la loro disavventura, a ricostruire le ore tremende nella sala d'attesa delle cliniche universitarie. Hanno presentano un esposto alla procura della Repubblica, chiedono giustizia, ma non risarcimenti, farà sapere il loro avvocato. Anche se da giorni la coppia è in cura da uno psicologo per superare il trauma.
«Ho perso il bambino e quei minuti sono stati terribili.
Anche se nessuno sa spiegare come mai quel test indispensabile non sia stato recuperato in un altro reparto, o perché in ginecologia le scorte di tamponi fossero esaurite nonostante fosse di turno per le emergenze. «Io e mio marito - replica Alessia - sappiamo bene com'è andata. Abbiamo aspettato a lungo in sala d'attesa, mentre continuavo ad avere perdite. Poi l'ostetrica mi ha detto di aver parlato col medico e che, essendo poco oltre il primo mese di gravidanza, non avrebbero potuto fare nulla. Poi ci ha detto di andare a casa, prendere una tachipirina e ripresentarci il lunedì con l'esito del tampone molecolare». Tutto inutile, alla fine, perché Alessia ed Enzo il loro bambino l'hanno perso e sono ancora in pieno dramma: «Proveremo ad averne un altro. Lo dobbiamo non solo a noi, ma soprattutto al nostro piccolino che non ce l'ha fatta».
Il caso di Sassari è rimbalzato anche in Parlamento. Il gruppo di Forza Italia ha annunciato un'interrogazione: «Quanto accaduto è di una gravità inaudita. Ogni responsabilità va accertata e presente e solleciteremo il ministro della Salute per capire se ci sono profili di responsabilità fra i sanitari dell'ospedale universitario».
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