MONTEMARCIANO Si erano cercati sui social, in mezzo a un mondo di solitudine. E si erano trovati prima che la sera scorsa un'auto li travolgesse sul lungomare di Montemorciano (Ancona) che stavano percorrendo in bici. Sembrava un’amicizia destinata a rimanere tale quella tra Alberto e Stefania, separati da 500 km e quasi 5 ore d’auto tra Marina di Montemarciano, dove abitava lui, e Triggiano (Bari), il paese di lei. E invece era sbocciato l’amore: Stefania Viterbo aveva deciso di raggiungere nelle Marche Alberto Catani. «Erano una bella coppia – dice distrutto dal dolore Sandro Marinelli, titolare del bar Ida alla Rocca, dove da pochi giorni Stefania lavorava come barista - e la loro era una splendida storia d’amore».
Era stato proprio Alberto, 42enne ex calciatore e rappresentante di generi alimentari, a suggerire al titolare del bar di assumere la sua compagna.
Il racconto
«L’unico problema – gli aveva detto Alberto con una battuta – è che non sa fare il caffè!». E invece Stefania si era guadagnata la fiducia dei colleghi. «Era bravissima – dice Marinelli –, carina, solare, educata. Era speciale. Siamo attoniti. Il mattino veniva da Marina in bici, mezz’ora prima dell’apertura del locale: amava pedalare e fermarsi ad osservare e fotografare il mare. Anche giovedì aveva lavorato fino alle 20,15 per poi tornare a Marina, dal suo Alberto, in bici».
Catani era molto conosciuto nell’ambiente sportivo.