Incendio sul traghetto Grimaldi per Brindisi, salvati 282 passeggeri. Si teme per gli 8 dispersi

Dai garage il rogo si è esteso ai ponti. L’intervento decisivo della nostra Gdf

Incendio sul traghetto Grimaldi per Brindisi. «Due persone ancora intrappolate»
di Valentina Errante
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Venerdì 18 Febbraio 2022, 06:25 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 08:38

L’allarme sulla “Euroferry Olympia” della Grimaldi Lines è scattato alle 4.12. Il suono della sirena rimbomba ancora nella memoria di chi ce l’ha fatta. A circa dieci miglia da Corfù, le fiamme stavano salendo velocemente dal garage e presto avrebbero avvolto l’imbarcazione con 239 passeggeri, di varie nazionalità, (64 italiani) anche donne e bambini, e 51 membri dell’equipaggio (italiani e greci). Il buio, il terrore, la corsa e il panico. In 244 sono stati salvati dalla Guardia di Finanza italiana intervenuta con il pattugliatore Monte Sperone e alcuni gommoni. Altri dalla Guardia costiera greca. La nave, salpata all’1 e 20 dal porto greco di Igoumenitsa, sarebbe dovuta arrivare a Brindisi alle 9. E invece, in piena notte, in un quarto d’ora, le fiamme hanno raggiunto il ponte. L’inferno: il fumo alto, il fuoco che saliva e il boato delle esplosioni in successione.

I DISPERSI

L’imbarcazione è rimasta in fiamme in mezzo al mare per tutto il giorno.

Solo alle 11 di mattina i passeggeri sono arrivati a Corfù. Ma nel pomeriggio, quando sembrava che tutti fossero in salvo, la stessa Grimaldi ha comunicato che, rispetto alla lista delle persone identificate in una tensostruttura, in 11 mancavano all’appello. Cinque verranno rintracciate ancora sull’imbarcazione, due di loro non erano nella lista passeggeri. Il salvataggio continua per tutta la serata. Alla fine sono otto le persone di cui si sono perse le tracce: cittadini bulgari, greci e un turco. Ci sono poi altri dieci feriti, nove uomini e una donna: in sette sono stati ricoverati per problemi respiratori, ma non sembrerebbero versare in gravi condizioni, altri tre sono stati dimessi. 

 

LE CAUSE

Le cause dell’incendio non sono ancora chiare, secondo il comandante della nave, che ha contattato il quartier generale del Gruppo, le fiamme avrebbero avuto origine nel garage numero 3. Uno dei tanti che ospitavano i 153 mezzi commerciali (tra camion e semirimorchi) e 32 veicoli al seguito dei passeggeri. Ora saranno le perizie a stabilire cosa sia accaduto. 

L’ALLARME

Il primo intervento è stato quello dell’equipaggio, che ha tentato di domare le fiamme con i mezzi di bordo mentre attraverso l’“emergency response team”, venivano allertate le autorità nazionali e greche. Momenti difficili, nei quali c’è stato disorientamento. Il racconto dei passeggeri è drammatico: «Se l’equipaggio - ha spiegato un camionista - non avesse reagito immediatamente non so cosa sarebbe accaduto, forse il fuoco ci avrebbe divorato. Dopo che abbiamo lasciato la nave, abbiamo visto il fuoco invadere altri ponti. È stato anche il momento in cui abbiamo ascoltato le esplosioni, che probabilmente venivano dai veicoli. Ma su questo l’equipaggio era organizzato e preparato».

Sul posto sono arrivate anche le unità navali della Marina greca, e i vigli del fuoco per spegnere l’incendio, oltre a personale italiano delle Capitanerie di porto che garantisce supporto anche per prevenire la dispersione in mare di carburante con danni ambientali. In serata le operazioni di salvataggio erano ancora in corso. Le liste dei passeggeri sono state controllate e raffrontate più volte con gli elenchi delle persone identificate perché nell’arco della giornata si erano inseguite ipotesi varie sul numero dei dispersi. La Grimaldi Lines, ha disposto subito la partenza da Ancona di nave Florencia, che questa mattina porterà le persone salvate dal naufragio a Brindisi. Prima, però, dovrà arrivare il nulla-osta delle autorità locali che stanno indagando sull’accaduto.
 

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