Incendi Sardegna, Oristanese devastato: la Procura apre un'inchiesta

Incendi Sardegna, Oristanese devastato: la Procura apre un'inchiesta
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Mercoledì 28 Luglio 2021, 10:25 - Ultimo aggiornamento: 29 Luglio, 10:21

La Procura di Oristano ha aperto un fascicolo sul gigantesco rogo che ha divorato il Montiferru, nell' Oristanese. Lo ha confermato il procuratore, Domenico Ezio Basso, precisando che l'inchiesta è stata aperta con l'ipotesi di incendio colposo aggravato. Al momento, come anticipano anche i quotidiani locali, non ci sono indagati. Adesso si attende la relazione del Corpo forestale per capire come procederà la Procura. 

L'inchiesta aperta dalla Procura di Oristano per incendio boschivo colposo aggravato dal rischio per gli edifici e dal danno grave persistente all'ambiente si focalizza soprattutto sul rogo principale, quello partito venerdì 23 luglio dall'auto parcheggiata lungo la provinciale 15, all'altezza di Bonarcado.

Un focolaio iniziale che ha divorato 20 ettari di terreno ma che inizialmente sarebbe stato spento, ma poi a causa del forte vento di scirocco e per le alte temperature ha ripreso vigore allargandosi su tutto il Montiferru, spostandosi per oltre 50 chilometri.

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L'incendio sarebbe quindi di natura accidentale, anche se bisognerà stabilire come l'auto abbia preso fuoco e soprattutto capire come e perché un incendio, inizialmente domato, si sia riacceso con tanta violenza. Spetterà agli investigatori del Corpo forestale fornire tutti gli elementi agli inquirenti per avere un quadro completo della situazione a attribuire eventuali responsabilità per l'accaduto. Le verifiche sono condotte dal Nucleo investigativo regionale del Corpo forestale, dal Nucleo provinciale di Oristano e dalle Stazioni di Villaurbana, Seneghe e Ales. Al momento la Procura non ha ricevuto alcuna informativa, ma è possibile che le notizie arrivino sul tavolo del procuratore Basso già nelle prossime ore. Ma se per questo incendio l'ipotesi accidentale è quella più avvalorata per altri due roghi, divampati sempre nell' Oristanese, ci sarebbe la mano dell'uomo. Il primo è partito da Usellus e ha raggiunto Villaurbana danneggiando aziende agricole, divorando terreno e distruggendo anche un cantiere Forestale; il secondo, molto più piccolo, nell'area tra Escovedu-Mogorella, ed è stato spento subito.

 

La Sardegna continua a bruciare da sei giorni: non sono state ancora domate le fiamme che da venerdì scorso devastano il Montiferru, nell' Oristanese. Già alle prime ore dell'alba sono tornati in azione i Canadair e gli elicotteri regionali. Dopo una breve tregua notturna, infatti, in alcune zone il fuoco avrebbe ripreso vita con piccoli focolai. In questo momento le squadre a terra di Corpo forestale, Vigili del fuoco, Protezione civile e volontari stanno lavorando nell'area di Cuglieri e Santu Lussurgiu. In loro aiuto al momento ci sono due Canadair e due elicotteri. Mezzi aerei e squadre a terra in azione anche a Scano Montiferro e San Basilio. E'  possibile che nel giro di brevissimo tempo vengano dirottati sulle zone più a rischio altri Canadair ed elicotteri.

 

Pesante il bilancio di questi giorni. Quasi 1500 persone sfollate, oltre 20mila ettari di territorio, di boschi, oliveti e campi coltivati ridotti in cenere, aziende agricole devastate, case danneggiate. Non è ancora stato possibile fare una stima precisa visto che il fuoco, dopo aver percorso circa 50 chilometri dall'Oristanese all'Ogliastra, non è stato ancora domato e continua a minacciare case e aziende. Al lavoro per tentare di contrastare le fiamme ci sono 7500 uomini tra Corpo forestale, Vigili del fuoco, Protezione civile, volontari, ma anche Croce Rossa Italiana, Carabinieri e Polizia di Stato, in volo sette Canadair, più due in arrivo dalla Francia richiesti dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, 11 elicotteri della flotta regionale, tra i quali il Super Puma, un elicottero dei vigili del fuoco e uno dell'Esercito, ma la situazione resta ancora molto difficile, 25 luglio 2021. 

 

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