Imprenditore costretto a rifiutare commesse perché non trova dipendenti. «Dopo una settimana si mettono in malattia per tre»

L'allarme dell'imprenditore «preoccupato per le generazioni di giovani che spinti dal reddito di cittadinanza e dalla giostra delle malattie facili non credono nei valori del lavoro e del sacrificio»

Imprenditore costretto a rifiutare commesse perché non trova dipendenti. «Dopo una settimana si mettono in malattia per tre»
di Luigi Bortolato
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Sabato 24 Settembre 2022, 13:38 - Ultimo aggiornamento: 25 Settembre, 22:17

«Sono costretto a rifiutare commesse di lavoro per mancanza di personale che nonostante venga pagato in maniera ottimale preferisce percepire il reddito di cittadinanza». A parlare senza peli sulla lingua e sconfortato dalla situazione in cui si trova la sua azienda è Elia Stevanato, 38 anni, titolare dell'omonima azienda che conta oltre 60 dipendenti e lavora in tutta Italia nel campo dei giunti che vengono installati sui ponti e sulle autostrade. L'azienda - si legge sul Gazzettino - è stata avviata nel 1979 con il papà Maurizio che con soli 6 dipendenti si era specializzata nel taglio muri poi nel 2010 la svolta con la presa in consegna dell'azienda da parte del figlio Elia che ha rivoluzionato il target aziendale specializzandosi nelle iniezioni di resina per le infiltrazioni d'acqua. Altra rivoluzione aziendale nel 2017 con l'assunzione di manodopera specializzata per la realizzazione e installazione dei giunti. Dopo il crollo del ponte Morandi di Genova la manutenzione e la posa in opera dei giunti in tutte le infrastrutture è stata elevata a livelli esponenziali e questo ha permesso alla Stevanato di acquisire commesse di lavoro per i giunti di ponti, gallerie, metropolitane e in tante opere del Mose di Venezia.

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Al Mose di Venezia per esempio sono presenti con cantieri per le iniezioni di resina per le infiltrazioni, a Pellestrina nei locali tecnici e dopo la mareggiata del 2015 per il portone di scambio (in pratica sono stanze create sott'acqua per il funzionamento del sistema Mose).

A Chioggia sia per i carotaggi che per gli alloggiamenti nuovi dei parabordi per le navi. Altri cantieri sono in Sicilia con l'autostrada Siracusa-Gela, l'Alta velocità Palermo-Catania, diverse autostrade, la metropolitana di Napoli, l'ecocentro di Bari, le gallerie di Lecco.

Striscione davanti all'azienda

«Hai voglia di lavorare?», compare in un mega striscione all'ingresso dell'azienda che si trova a Salzano in via Roma. «Succedono dei casi che hanno dell'incredibile - racconta l'imprenditore Elia Stevanato - con dipendenti che dopo una settimana di lavoro dall'assunzione si mettono in malattia per tre settimane dicendo candidamente che hanno bisogno di quel periodo per l'esame della patente oppure a quanti mandi la visita fiscale ecco che trovano il medico di famiglia che subito giustifica l'assenza del lavoratore con la presenza nel suo ambulatorio». Stevanato è preoccupato per le generazioni di giovani che spinti dal reddito di cittadinanza e dalla giostra delle malattie facili non credono nei valori del lavoro e del sacrificio. «La mia azienda è come una famiglia - puntualizza - se qualcuno dei miei dipendenti ha bisogno di un credito anziché andare a chiederli alla banca viene da me e la cosa trova soluzione, purtroppo manca la voglia e l'umiltà d'imparare».

 

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