Impagnatiello cosa rischia? Dall'ergastolo all'incapacità parziale (con i possibili sconti) cosa c'è da sapere

Il gip, disponendo il carcere, ha riconosciuto vincolo sentimentale e dei futili motivi. Non ha invece riconosciuto premeditazione e crudeltà

Impagnatiello cosa rischia? Dall'ergastolo all'incapacità parziale (con i possibili sconti) cosa c'è da sapere
di Michela Allegri
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Domenica 4 Giugno 2023, 18:06 - Ultimo aggiornamento: 5 Giugno, 09:01

Un omicidio e un procurato aborto, considerando che Giulia Tramontano, uccisa a coltellate dal compagno Alessandro Impagnatiello, era al settimo mese di gravidanza. E poi l’accanimento sul cadavere della giovane: Impagnatiello ha cercato di bruciarlo cospargendolo prima con dell’alcol e poi con della benzina, e poi ha abbandonato il corpo senza vita in mezzo a delle sterpaglie, coperto con dei teli di plastica. Il gip, disponendo il carcere per l’indagato, ha riconosciuto le aggravanti del vincolo sentimentale e quella dei futili motivi: Impagnatiello rischia la condanna all’ergastolo, anche se il risultato potesse cambiare nell'ipotesi in cui venisse riconosciuto un vizio di mente.

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Impagnatiello, le aggravanti

Il giudice non ha invece riconosciuto altre due aggravanti contestate dalla Procura: quella della crudeltà e quella della premeditazione.

Secondo il magistrato, infatti, come si legge nell’ordinanza di custodia cautelare, il delitto non è «caratterizzato da particolare pervicacia, tenuto conto del tipo di arma utilizzata e del numero di colpi inferti». Per quanto riguarda invece la premeditazione, la questione è tutta tecnica. Un paio di ore prima di uccidere Giulia, verso le 19 di sabato, Impagnatiello ha cercato su internet indicazioni su come sbarazzarsi di un cadavere: progettava di dargli fuoco nella vasca da bagno. Ma questo dato non basta per dimostrare che si tratti di un omicidio premeditato: «La giurisprudenza identifica i tratti distintivi della premeditazione nell’apprezzabile intervallo temporale tra l’insorgenza del proposito delittuoso e la sua attuazione, tale da consentire una ponderata riflessione sulla decisione presa e sull’opportunità del recesso», scrive il magistrato. In questo caso, tra le ricerche su internet e l’omicidio è passata solamente un’ora: troppo poco. Ai fini del calcolo della pena, però, il risultato non cambia: l’indagato rischia la più severa delle condanne.

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Impagnatiello, l'opzione perizia psichiatrica

La difesa potrebbe decidere di seguire la strada della perizia psichiatrica, anche se i magistrati hanno più volte sottolineato l’estrema lucidità con cui l’uomo ha pianificato le fasi successive al delitto: ha inviato messaggi a parenti, amici e anche a se stesso, utilizzando il cellulare di Giulia, e ha dato l’allarme, denunciando la scomparsa della compagna. In ogni caso, un'eventuale dichiarazione di incapacità totale di intendere e volere al momento del fatto comporterebbe il proscioglimento, ma, se Impagnatiello venisse giudicato pericoloso socialmente, verrebbe disposto il ricovero in una Rems, cioè una Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza. Una dichiarazione di incapacità parziale, invece, comporterebbe la riduzione di un terzo della pena e, se l’imputato fosse considerato socialmente pericoloso, il ricovero in una casa di cura e custodia.

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