Ragazzo senegalese trova 50 euro al supermercato e li restituisce, ma viene insultato

Ragazzo senegalese trova 50 euro al supermercato e li restituisce, ma viene insultato
di Vincenzo Caramadre
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Sabato 28 Agosto 2021, 12:45 - Ultimo aggiornamento: 29 Agosto, 21:08

Trova 50 euro in un supermercato, li restituisce ma viene insultato. È accaduto giovedì pomeriggio a Ceprano (Frosinone). Protagonista, suo malgrado, un giovane immigrato originario del Senegal.

Il ragazzo dopo aver preso regolarmente il ticket si mette in fila, al banco dei salumi, all'interno di un supermercato di Ceprano. Davanti ai suoi piedi nota una banconota da 50 euro, la raccoglie e la consegna all'addetto alla salumeria, il quale gli chiede il nome e gli dice: «Se nessuno si farà vivo ti verrà restituita la banconota».

Un comportamento più che corretto quello dell'addetto al supermercato.

Peccato, però, che arrivato alle casse il clima si è fatto di tutt'altro tenore.

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Un uomo, un cliente, nel rivendicare la banconota, dopo che gli era stato detto che a trovarla era stato il ragazzo senegalese, lo avrebbe insultato e minacciato. L'uomo che rivendicava la banconota avrebbe anche palesato l'intenzione di chiamare i carabinieri per farlo perquisire. A quel punto l'extracomunitario ha rotto il silenzio e chiesto a tutti di chiamare i carabinieri per raccontare la versione dei fatti. A sedare gli animi sono stati i dipendenti del supermercato, i quali hanno raccontato come sono andate le cose.

A quel punto il signore avrebbe tentato di chiedere scusa, ma il giovane extracomunitario ha voltato le spalle e senza proferire parole è uscito dal supermercato: lo ha ignorato.

L'accaduto, raccontato sui social da un uomo ha scatenato diversi commenti e like. Il sindaco di Ceprano (che di mestiere fa il poliziotto), Marco Galli, lo ha condiviso e non ha esitato a pendere posizione. «Voglio incontrare il ragazzo, mi dispiace per quanto accaduto», ha detto Galli. L'incontro, con ogni probabilità, ci sarà nei prossimi giorni, quando il sindaco tramite la persone che ha raccontato la storia si metterà in contatto con il giovane immigrato. Per ora resta la piena solidarietà di quanti hanno appreso la storia.
 

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